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 2009  luglio 01 Mercoledì calendario

Tutti sbagliati i calcoli sui gas serra - Si sono spesi miliardi di dollari per studiare il problema del riscaldamento globale e le possibili soluzioni e centinaia di altri saranno investiti nella riduzione delle emissioni dei gas serra

Tutti sbagliati i calcoli sui gas serra - Si sono spesi miliardi di dollari per studiare il problema del riscaldamento globale e le possibili soluzioni e centinaia di altri saranno investiti nella riduzione delle emissioni dei gas serra. E tuttavia gli economisti hanno chiuso gli occhi davanti al problema di capire se tutte queste somme siano giustificate, anche se molti - compresi diversi studiosi - ribattono che il cambiamento climatico va ben oltre il semplice calcolo costi-benefici e che le rigide valutazioni monetarie sotto tutt’altro che etiche. Alcuni dati, comunque, emergono. Primo: l’impatto sull’economia di un raddoppio della concentrazione di gas serra nell’atmosfera è relativamente basso. Secondo: sebbene sia piccolo, non è affatto trascurabile. Un danno anche solo di una frazione sul prodotto interno lordo rappresenta una minaccia molto concreta. Terzo: alcune stime sottolineano addirittura i benefici di breve periodo dei cambiamenti climatici. Sono in parte dovuti al fatto che molte piante potrebbero crescere più in fretta, mentre un’altra ragione è che l’economia globale si concentra nelle zone temperate, dove l’aumento delle temperature ridurrebbe i costi di gestione delle abitazioni e di quelli sanitari legati alle malattie da raffreddamento. Quarto punto: l’impatto è maggiore nelle nazioni più povere. Sono quelle più esposte ai cambiamenti climatici, soprattutto nei settori dell’agricoltura e delle risorse idriche. Un quinto aspetto è che le valutazioni di impatto sono diventate un po’ meno pessimistiche. Se in passato ci si concentrava unicamente sugli aspetti negativi, le più recenti tengono conto anche dei complessi equilibri tra i pro e i contro. Se si analizza la letteratura disponibile sulle conseguenze economiche del riscaldamento globale, si scopre quanto sia controversa. Finora, solo 14 proiezioni dei costi totali sono state pubblicate: è una realtà circoscritta, che stride con l’urgenza manifestata dal dibattito pubblico e con le pressanti proposte di riduzione dei gas serra. Queste valutazioni rivelano che, all’inizio, i cambiamenti climatici favorirebbero l’economia. E tuttavia si tratta di benefici «zoppi». Nel corso del secolo l’impatto si rivelerebbe sostanzialmente negativo. Di fatto, quindi, si tratta di valutazioni incomplete, con molte questioni ancora aperte in un senso e nell’altro. Tra gli aspetti ancora sottovalutati ci sono le conseguenze indirette del clima sullo stesso sviluppo economico e sulla distruzione di ampi settori della biodiversità, oltre che sullo scoppio di nuove guerre e, infine, sugli scenari di lungo periodo, dopo il 2100. Si tratta di una realtà problematica: le analisi politiche dovrebbero imparare a tenere conto di molti elementi, spesso eterogenei. Stampa Articolo