Andrea Fiano, Milano Finanza 1/7/2009, 1 luglio 2009
Un’asta per risarcire le vittime di Madoff - Nella vicenda Madoff ieri sono entrate anche delle sculture di Giacometti e dei dipinti di Rothko
Un’asta per risarcire le vittime di Madoff - Nella vicenda Madoff ieri sono entrate anche delle sculture di Giacometti e dei dipinti di Rothko. Sono parte della collezione privata di Ezra Merkin, uno degli «enablers», ovvero quei gestori che hanno investito denaro dei loro risparmiatori nei fondi Madoff, spesso a insaputa degli interessati, e verranno messi all’asta prossimamente. La novità sta nel fatto che il procuratore generale dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato ieri un accordo in base al quale gran parte dei proventi dell’asta andranno agli investitori nei fondi Madoff. La previsione è che l’asta possa raccogliere fino a 191 milioni di dollari. La novità è simbolica e sostanziale al tempo stesso: gli «enablers» di Madoff sono, insieme alla famiglia dello stesso, nel mirino dell’autorità inquirente e probabilmente presto verranno anche presentati dei capi di accusa nei confronti di alcuni di loro. Cuomo ha congelato tutti i beni di Merkin dopo che quest’ultimo è stato denunciato nei mesi scorsi per il suo ruolo e i suoi legami con Madoff, ma soprattutto per aver mentito ai suoi investitori sulla destinazione dei loro risparmi e per aver passato oltre 2 miliardi di dollari in gestione all’uomo che lunedì scorso è stato condannato a 150 anni di carcere. Merkin nega ogni addebito, ma l’asta si farà e ha l’approvazione del giudice della Corte suprema di New York, Richard Lowe. C’è già un compratore pronto a pagare 310 milioni di dollari, di cui oltre 100 milioni serviranno per pagare debiti pregressi e altre commissioni. La cifra rimanente verrà messa in un conto speciale della Bank of New York in attesa che il caso Merkin si chiarisca. Cuomo ha rivelato che l’accordo fra le parti non è stato facile, la vendita è stata fatta privatamente e che la casa d’aste Christie’s ha fornito una valutazione indipendente sulla collezione. Il ricavato andrà quindi a chi ha investito tramite Merkin, perché gli 1,2 miliardi di dollari recuperati sul totale di 13,2 miliardi di perdite provate degli investitori di Madoff sono destinati a questi ultimi e non a chi ha investito con il finanziere condannato tramite terzi. Per il resto, il day after della condanna di Madoff è all’insegna dei commenti, ma anche dei quesiti. Chi comprerà gli immobili di proprietà di Madoff? E dove vivrà la moglie? Quanto tempo passerà prima che altri familiari vengano incriminati? Le agenzie americane hanno riportato ieri una fonte anonima, ma vicina all’inchiesta, che ha parlato di altre dieci incriminazioni nei prossimi mesi. In parallelo ci si chiede in che misura e termini la Sec e le altre agenzie federali che Madoff ha truffato per anni riformeranno il loro operato per evitare altre simili truffe. Proprio ieri il Tesoro Usa ha fornito i primi dettagli della nuova authority che si occuperà dei prodotti finanziari destinati ai risparmiatori e sicuramente la sua creazione risponde anche alle critiche del dopo-Madoff. Nel frattempo, come si usa da queste parti, fioriscono giochi di parole e scherzi sul caso. Fra questi il più eloquente è quello secondo cui il giudice avrebbe in realtà offerto a Madoff un’alternativa alla condanna a 150 anni di carcere: quella di tornare a casa a piedi senza scorta...