Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  giugno 29 Lunedì calendario

LE BELLE FORME DI WIMBLEDON


La season, come si prevedeva, è partita maluccio perché con la crisi economica internazionale girano pochi quattrini. I grandi eventi sportivi nei quali i personaggi del JetSet confluiscono in massa trovano meno sponsor. Questo sembra essere il caso per Wimbledon dove le aziende invitavano i loro migliori clienti non soltanto con biglietti omaggio per l’ ingresso nelle principali tribune, ma anche per i ricevimenti su prati limitrofi. Si bevevano litri di champagne delle migliori marche e si mangiavano gustosi fragoloni in picnic sull’ erba. Ma quest’ anno i budget si sono ristretti e alcune delle grosse banche, al tempo finanziatrici del torneo, si sono addirittura ritirate dalla sponsorizzazione. Tuttavia non è solo di questo che si parla. A fare scandalo e’ stato un excampione degli inizi anni novanta, Michael Stich, che nel 1991 fece storia per aver battuto a Wimbledon il leggendario Boris Becker. I suoi apprezzamenti sulle tenniste hanno fatto infuriare le campionesse e le loro manager. Stich ha infatti sostenuto che il maggior contributo delle tenniste al successo del torneo è rappresentato dalle loro forme molto "arrapanti". Ma queste considerazioni, che Michael Stich ha espresso ai microfoni della Bbc, hanno causato forti reazioni da parte di personaggi come Harriet Fontwell che guida l’ associazione femminile per lo sport e la salute. La signora sostiene che il merito del successo delle campionesse tra il pubblico entusiasta di Wimbledon e su scala internazionale, è dovuto invece al miglioramento della qualità delle loro prestazioni atletiche e che la sensualità delle loro forme rappresenta una componente minore dell’ attenzione che si sono conquistate.