Alessandro Bonini, Avvenire 1/7/2009, 1 luglio 2009
Inflazione ai minimi dal ”68. In Europa è negativa - Riprendono a correre i prezzi di benzina e gasolio, ma crollano rispetto a un anno fa
Inflazione ai minimi dal ”68. In Europa è negativa - Riprendono a correre i prezzi di benzina e gasolio, ma crollano rispetto a un anno fa. Frenano gli alimentari, precipitano il trasporto aereo e i telefoni cellulari. Risultato: l’inflazione italiana si è attestata in giugno allo 0,5%, il livello più basso dal settembre 1968. Rispetto a maggio, i prezzi sono aumentati dello 0,1%. Queste le stime preliminari pubblicate ieri dall’Istat, che prevede per il 2009 un’inflazione acquisita dello 0,7%. Il dato diffuso ieri ha sorpreso gli analisti, che secondo un sondaggio Reuters si attendevano lo 0,7% annuo e lo 0,2% mensile. Anche l’Italia sta dunque sperimentando uno degli effetti legati alla recessione, il forte calo del carovita, sebbene l’indice continui a mantenersi in territorio positivo, evitando così la definizione tecnica di deflazione. Nella zona euro invece, secondo quanto reso noto ieri dall’Eurostat, i prezzi sono diminuiti dello 0,1%, facendo di giugno il primo mese di inflazione negativa dalla nascita dell’euro nel 1999. A pesare è appunto la debolezza della domanda, ovvero dei consumi, come conseguenza della grave crisi economica. Il differenziale tra i valori italiani e quelli europei segnala ancora una volta che nell’inflazione italiana esiste una componente ’strutturale’. In particolare, l’indice armonizzato europeo per il nostro Paese ha segnato in giugno una variazione di +0,2% su mese e +0,6% su anno. Né l’Italia né l’Eurozona dovrebbero comunque imboccare il sentiero impervio della deflazione, che se da un lato potrebbe stimolare i consumi, dall’altro andrebbe certamente a colpire gli investimenti delle imprese. Va sottolineato come la stessa Bce avesse già previsto una simile tendenza nei mesi centrali del 2009, considerato che i prezzi di energia, petrolio e derivati un anno fa erano alle stelle. Per lo stesso motivo l’Isae ha osservato ieri che l’inflazione nel nostro Paese potrebbe avvicinarsi allo zero in luglio e in agosto, per poi risalire. Una ricerca dell’istituto fa notare in particolare che l’incremento mensile del luglio 2008 (+0,5%) fu uno dei più elevati. La fotografia scattata a giugno dall’Istat illustra con chiarezza tutti questi temi. Nel mese che ci siamo lasciati alle spalle, a causa del balzo del petrolio, la benzina verde è aumentata del 6,4% rispetto a maggio. Su base annua tuttavia si registra un calo del 14,3%. Il prezzo del gasolio è salito del 2,2%, ma rispetto al giugno 2008 è crollato del 27,3%. Nel complesso i prodotti energetici hanno fatto registrare un aumento del 2,2% mensile e un calo dell’11,6% annuo. Fra gli alimentari, rallenta al +2,2% (dal +2,9% di maggio) la crescita annua di pane e cereali. La frutta fresca aumenta dello 0,2% mensile e del 2,8% rispetto a un anno fa, contro il 4,5% fatto registrare a a maggio; i vegetali freschi calano dello 0,3% su mese e crescono del 2,8% su anno (+2,5% a maggio). Esclusi gli alimentari e gli energetici, spicca il calo dei prezzi degli apparecchi di telefonia mobile (-7,6% mensile e -13,7% annuo) e dei medicinali (1,8% e -2,2% su anno). In crescita i prezzi dei trasporti ferroviari (+1,4% su mese e +6% su anno) e marittimi (+5,8% e +8,3%). Il trasporto aereo è invece in calo dello 4,6% su maggio e del 18,9% rispetto a un anno fa.