Silvia Pieraccini, ཿIl Sole-24 Ore 30/6/2009;, 30 giugno 2009
CON GRANT LE BAMBINE POTRANNO VESTIRSI DA BARBIE
Chi non conosce Barbie? La bambola più famosa del pianeta, inventata nel 1959 da Ruth Handler, moglie di uno dei fondatori della casa di giocattoli americana Mattel, e considerata la prima fashion doll della storia per il suo fisico atletico, il guardaroba da diva e lo smalto rosso fuoco, è ormai un marchio planetario che distingue prodotti di ogni tipo e settore. Ora Barbie approda in Italia per realizzare la sua nuova linea di abbigliamento per bambine.
Ad avviare la partnership con Mattel, presentata qualche giorno fa al Pitti Bimbo di Firenze, è la bolognese Grant, azienda di moda junior che fa capo a Guido Dal Cin e Mauro Serafini, proprietaria dei marchi Miss Grant, Microbe, U+E’ e Lulù e licenziataria delle linee bimbo di Ballantyne, Richmond e, dalla primavera-estate 2010, Les Copains. Grant avvia la licenza di produzione e distribuzione in Europa, Russia e Medio Oriente della collezione Barbie di abbigliamento per bambine e anche di una nuova linea di t-shirt per donna, lanciate in occasione del 50° anniversario della nascita della bambo-la, venduta in più di un miliardo di esemplari nel mondo.
«Questo progetto ha tutte le carte per essere il fenomeno della moda junior nel 2010», sorride Serafini, amministratore delegato di Grant, nello stand tutto rosa che ha voluto al Pitti Bimbo. La sfida è grande. Mattel si è rivolta a un’azienda italiana perché punta a innalzare il posizionamento della linea d’abbigliamento: non più grossi volumi e distribuzione nei canali commerciali, ma attenzione alla qualità e distribuzione nelle più belle vetrine d’Europa. Con quali previsioni? «Difficile dirlo, dovremo capire che numeri si potranno fare nel target più alto», nicchia Serafini che però, per la prima stagione primavera-estate 2010, ha fatto un budget della sola linea Barbie bambina che oscilla tra sette e dieci milioni. «Mattel ha un team di creativi meravigliosi - aggiunge - che ci daranno stimoli eccezionali».
proprio grazie alla nuova licenza Barbie che Grant vede rosa e prevede di tornare a crescere nel 2010. Dopo aver chiuso il 2008 con un fatturato di 32 milioni, in aumento del 16% sull’anno precedente, quest’anno l’azienda bolognese segnerà una contrazione dei ricavi, dovuta soprattutto alla chiusura delle licenze bimbo di Moschino e Alberta Ferretti.
Il rilancio è atteso appunto per il 2010, spinto dalle nuove licenze Barbie e Les Copains e dai marchi propri, che, dice Serafini, «stanno andando bene». Sul fronte distributivo, Grant ha debuttato nel retail con l’apertura del primo monomarca in via Manzoni a Milano, che sarà seguito tra poche settimane dalle vetrine di Kuwait e Dubai, aperte in partnership con propri clienti. «Non faremo una politica spinta dei negozi Grant - dice Serafini - ma l’idea è di aprirne pochi nelle piazze più importanti del mondo».
Barbie invece sarà distribuito nei multibrand di alto livello, affidandosi a corner-contenitori che riproducono la scatola della bambola diventata un’icona planetaria. «Con le linee Barbie prevediamo di aumentare il nostro fatturato estero, dal 45 al 60-65%», conclude Serafini.