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 2009  giugno 30 Martedì calendario

Cessione Roma, l’autogol di Fioranelli ROMA – Il tentativo di acquisto della As Roma da parte della cordata di Vinicio Fioranelli e Volker Flick rischia di naufragare nel modo peggiore possibile

Cessione Roma, l’autogol di Fioranelli ROMA – Il tentativo di acquisto della As Roma da parte della cordata di Vinicio Fioranelli e Volker Flick rischia di naufragare nel modo peggiore possibile. Ieri l’avvocato Nicola Irti, dello studio che cura (o curava?) gli interessi della Fio Group, ha sparato a zero contro Unicredit dai microfoni di Sky Sport 24: «Non vogliono far comprare la Roma da persone oneste, che potrebbero risolvere i problemi della famiglia Sensi. Spero non si ripeta l’era Ciarrapico, cosa che invece tante persone, soprattutto i banchieri, si augurano. Si ripete ancora una volta, ciò che è stato tante volte sulla piazza di Roma: Cirio, Parmalat...». In tarda serata, Fioranelli si è dissociato: «Qualsiasi dichiarazione che suggerisca l’idea di eventuali conflitti o ostacoli non riflette l’opinione della Fio Sports Group, che prende le distanze da speculazioni volte a compromettere o recar danno ai suoi rapporti con le parti coinvolte». Nei giorni scorsi il figlio di Fioranelli, Jesse, aveva preso le distanze da un altro avvocato, Enrico De Santis, quello che aveva accompagnato il padre in Consob. Non c’è risposta da parte di Unicredit, ma la posizione dell’istituto bancario, creditore di oltre 300 milioni da parte di Italpetroli, la controllante della As Roma, è chiara: 1) Unicredit ha tutto l’interesse di rientrare dal debito; 2) Mediobanca, advisor dei Sensi per la vendita, gode della totale fiducia di Unicredit; 3) i tifosi che adesso spingono per la cessione (oggi è previsto un sit in di protesta, a Roma, sotto la sede centrale dell’istituto di credito), sarebbero i primi a infuriarsi in caso di vendita «incauta». Non è l’esistenza dei soldi, ma la loro provenienza a non convincere. E l’autogol di ieri fa pensare che Unicredit abbia ragione a diffidare.