Mariolina Sesto, ཿIl Sole-24 Ore 30/6/2009;, 30 giugno 2009
IL PDL SOCCORRE FORZA ITALIA: TRASFERITI 116 MILIONI DI CREDITI
Il Popolo della libertà nasce sotto il segno della finanza creativa. Il primo bilancio del partito, approvato la scorsa settimana e oggi in pubblicazione su due quotidiani di centro- destra, dà l’annuncio di una mega-operazione di cartolarizzazione di rimborsi elettorali. Il tesoriere Rocco Crimi e il suo vice Maurizio Bianconi hanno appena provveduto a cedere alle banche la bellezza di 165 milioni di euro: l’intero tesoretto di contributi statali maturati con le elezioni politiche fino al 2012. Per Crimi, che già nel 2007 aveva ceduto a Banca Intesa una tranche dei rimborsi 2006 per un ammontare di 103 milioni, non è una novità ma questa volta l’operazione finanziaria (avvenuta il 14 maggio) ha una portata più ampia e soprattutto coinvolge il neonato Pdl e i due partiti capostipiti Forza Italia e An. A incassare anticipatamente dalle banche i rimborsi sono stati infatti i movimenti fondatori: il 75% (116 milioni) è finito nelle casse di Fie il restante 25% (quasi 39 milioni) in quelle di Alleanza nazionale, partiti che resteranno in vita dal punto di vista finanziario fino al 2011.
Diversamente dal Pd che ha chiuso a chiave la cassaforte dei rimborsi elettorali lasciando a bocca asciutta i due progenitori Ds e Margherita, il Pdl, almeno nella prima fase, ha imboccato la strada della solidarietà nei confronti dei due partiti che hanno fin qui sostenuto gli oneri delle campagne elettorali. Il maggior beneficiario dell’operazione è il bilancio azzurro che nel 2008 ha visto affiorare un avanzo di poco più di 50 milioni di euro ma a fronte di un debito tornato a salire a quota 138,4 milioni (con un incremento di 54,9 milioni sul 2007). «La voce più significativa – si legge nella nota integrativa al bilancio – è quella dei debiti verso le banche composta da linee di credito concesse da diversi istituti e da un finanziamento a breve termine». Ecco spiegata allora l’esigenza di cedere di corsa i crediti vantati dalla nuova formazione politica nei confronti dello Stato: ripianare l’indebitamento di Fi che entro il 2011 dovrà chiudere i battenti anche dal punto di vista finanziario.
Ad appesantire i conti di Via dell’Umiltà, che da quest’anno vengono gestiti dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, nel 2008 è stata anche l’acquisizione della totalità delle quote della "Vittoria Media partners", l’ex tv di Michela Vittoria Brambilla ora divenuta "Tv della libertà". Un’operazione costata agli azzurri poco più di 18 milioni ma indispensabile – è scritto nella relazione al bilancio – «per far fronte alle perdite emerse nella precedente gestione della società».
All’ossigeno della cartolarizzazione dei crediti, anche quest’anno si è poi aggiunta la generosa fideiussione concessa da Silvio Berlusconi al partito con cui ha iniziato la sua carriera politica. Il presidente del Consiglio in prima persona ha garantito il finanziamento di 179,4 milioni.
Ferme restando le passività, il conto economico del partito fa comunque registrare un piccolo avanzo dovuto soprattutto alla grande mole di rimborsi (quasi 155 milioni) versati dallo Stato e iscritti nel bilancio 2008. Una quantità ingente di risorse che è stata però prosciugata da un ammontare di spese triplicato rispetto al 2007. La ragione? Per il tesoriere va ascritta alla campagna elettorale per le politiche che ha comportato un boom di costi. Per sostenere il neonato Pdl, Forza Italia ha dovuto versare quasi 41 milioni di euro. Contemporaneamente il partito ha visto liquefarsi altri introiti prima più cospicui, come ad esempio i proventi da tesseramento ridotti a un quarto, a quota 432mila euro.
Quanto al Pdl, partito ancora senza dipendenti (può contare però sui 70 di Fi e sui circa 30 di An), il 98% delle spese 2008 è stato assorbito dalle campagne elettorali. Fra i capitoli di spesa spicca quello relativo ai sondaggi (quasi 23mila euro) e quello per l’affitto della sede legale dell’associazione ( oltre 26mila euro). Quanto alle entrate, la principale voce (41 dei 49 milioni complessivi) è costituita dalle erogazioni di Forza Italia. Già lautamente ricompensata con la cessione dei crediti statali.