Anna Mazzone, Il Riformista 28/06/2009, 28 giugno 2009
Tanto dolore e tanto Demerol. La hall of fame della politica e dello spettacolo americano è costellata da questo fatale binomio
Tanto dolore e tanto Demerol. La hall of fame della politica e dello spettacolo americano è costellata da questo fatale binomio. Il potente farmaco anti-dolore cui attingevano a piene mani tra gli altri John Fitzgerald Kennedy, suo nipote David (trovato morto a Palm Beach a 28 anni proprio in seguito a un mix fatale di cocaina e Demerol) ed Elvis Presley, sembra sia anche la causa anche della morte del re del pop, Michael Jackson. In attesa dei risultati autoptici è ancora mistero fitto, ma i famigliari di Jacko puntano il dito contro il medico che giovedì mattina gli avrebbe somministrato l’iniezione quotidiana del "painkiller".Vicodin, Dilaudid, Xanax, Soma, Prilosec, Paxil, Demerol, Zoloft, il mantra farmacologico di Michael Jackson declinato ieri dal quotidiano britannico The Sun porta a credere che la star del pop sia morta per un cocktail fatale di otto diverse sostanze. Di queste, tre medicinali (Xanax, Paxil e Zoloft) lavorano sulla sfera psichica, come anti-depressivi e ansiolitici. I restanti sono tutti antidolorofici; per rilassare i muscoli e per trattare le ulcere. Oppiacei a base di morfina. Nessuna di queste sostanze è illegale ed è generalmente utilizzata quando viene oltrepassata la soglia di tolleranza del dolore. E a giudicare dalla lista di Jacko, il suo dolore doveva essere davvero immenso. All’orizzonte quei 50 concerti in Europa, durante i quali avrebbe dovuto saltare, ballare, cantare. Uno strazio per la sua schiena a pezzi. Ora la famiglia si scaglia contro l’ultima iniezione, a base di Demerol. Un antidolorifico molto di moda e che nell’immaginario collettivo potrebbe sostituire il "mitico" Nembutal, il barbiturico ingerito da Marilyn Monroe. Nel suo sangue ne fu ritrovato l’equivalente di 40/60 pasticche e in seguito, per evitare l’effetto emulativo, i medici smisero di prescriverlo. Il Demerol compare anche nei risultati tossicologici del cadavere di David Kennedy, figlio di Robert e nipote di John, associato a cocaina e a un antipsicotico. Anche qui, un mix fatale. E lo stesso Jfk ne utilizzava in dosi massicce anche più volte al giorno, per curare il dolore terribile che gli procurava la sua ferita di guerra alla schiena. Secondo le ultime rivelazioni, tra Demerol e altri antidolorifici, Jfk si sottoponeva a 7-8 iniezioni direttamente sulla schiena prima di ogni conferenza stampa, ed erano punture assai dolorose se nell’agosto del 1961 Jackie accorse nella stanza di John terrorizzata dalle sue urla mentre il medico della Casa Bianca (Janet G. Travell) gli iniettava un mix di farmaci. E anche Elvis Presley, altra leggenda della musica nonchè "suocero" proprio di Jacko che anni fa sposò sua figlia Lisa Marie, pare sia stato un fan del Demerol. Anche nel suo caso, l’antidolorifico non era mai solo, ma accompagnato soprattutto da alcol e cocaina. Cinematograficamente parlando, nel celebre thriller Il Collezionista di Ossa, il criminologo Lincoln Rhyme (interpretato da Denzel Washington) combatte il dolore causato da una tetraplegia proprio con il celebre Demerol. L’analgesico dei divi, insomma. Ma è sul serio un "killer" di persone oltre che di dolore? Il Riformista l’ha chiesto a un professore dell’Istituto di farmacologia e servizio antidroga dell’Università La Sapienza di Roma, che preferisce mantenere l’anonimato. Professore, crede che il Demerol abbia ucciso Michael Jackson? «Bisogna essere molto prudenti prima di fare queste affermazioni. Comunque sia, ha preso un cocktail di farmaci. Il Demerol è una meteridina, un oppiaceo. Anche il Dilaudid è un altro oppiaceo, insomma un mix di sostanze depressive e prima o poi la schiena dell’asino si rompe, l’ultima dose può essere fatale». La meteridina causa dipendenza come una droga? «La meteridina è un oppiaceo. Nei primi anni ’80 era sul mercato in America come una specie di eroina sintetica e fu la causa dei famosi casi di parkinson nei giovani. Ragazzi che a 20 anni mostravano all’improvviso segni di parkinson motorio. La causa tossicologica era in un contaminante di questa sostanza che aveva un’azione neurotossica. Non mi sembra che da allora sia rimasto in vita un grosso mercato della meteridina» Il Demerol è molto utilizzato nel jetset...«Vede, sotto molti punti di vista è come la morfina. Serve per curare il dolore. In Inghilterra viene utilizzato molto nel post-partum. Ha meno effetti sulla muscolatura liscia, è meno costipante. Nel quadro di intossicazione di Michael Jackson è evidente che ci sono farmaci di natura oppiacea e in aggiunta farmaci antidepressivi e alla fine si potrebbe incappare in un’associazione fatale». Si può dire che Michale Jackson fosse dipendente da Demerol? «Su questo ho un’opinione personale. Solitamente, di fronte a questi eventi, siamo subito portati a pensare a un impiego di tipo edonico della sostanza, e quindi allo sviluppo di una dipendenza, ma questo non è detto. Porto sempre come esempio William Gladstone. Prima di andare a tenere un discorso ai Comuni beveva una tisana a base di oppio. A volte c’è un atteggiamento un po’ voyeristico o scandalistico, ma dobbiamo tenere presente che il soggetto assume questo farmaco perchè sente male. Mi creda che se non fosse così, ne farebbe volentieri a meno». E a giudicare dalla lunga lista dei farmaci di Jacko, il suo dolore, a tutti i livelli, doveva essere davvero grande.