Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  giugno 29 Lunedì calendario

I "COCKTAIL" PULITI CHE UCCIDONO I RICCHI E FAMOSI D’AMERICA


NEW YORK
Michael Jackson è solo l’ultimo dei testimonial delle droghe legali-letali, cioè delle medicine che curano turbe e dolori reali, ma solo per lasciare nella mente e nel fisico il tarlo dell’intossicazione e della dipendenza, mix che ti fa sprofondare. Prima di Michael c’erano stati Marylin Monroe ed Elvis Presley. Anche i presidenti Franklyn Delano Roosevelt e John Fitzgerald Kennedy sono annoverati tra gli utenti schiavi dei medicamenti, il cui travaglio è stato tenuto segreto dalla ragion di Stato. Negli anni recenti la moglie del repubblicano John McCain Cindy e il più famoso conduttore radiofonico d’America, Rush Limbaugh, hanno confessato l’assuefazione ai painkillers, e le battaglie per la liberazione da quella schiavitù.
Ma non tutti riescono a riemergere e le statistiche documentano una crescente mortalità: dal 1993 al 2003, quando il fenomeno del farmaco Oxinton fu al centro di allarmate campagne di controinformazione, l’overdose di pillole e fiale stupefacenti ha più che raddoppiato (+107% nella fascia dai 20 ai 64 anni) il numero di decessi tra gli utenti-vittime. E da allora il trend si è mantenuto a livelli preoccupanti, come dimostrano i casi di Anna Nicole Smith e Heath Ledger. Secondo il Nida, l’istituto sull’abuso delle medicine, 48 milioni di persone negli Usa hanno usato farmaci per scopi non medici e un sondaggio del 2004 tra gli studenti dell’ultimo anno di liceo ha rilevato che il 9,3% prendeva il Vicodin senza ricetta e il 5% usava l’OxiContin.
Per la composizione a base di oppiacei, i farmaci painkiller possono essere anche un surrogato «pulito» per il pubblico di facoltosi che cercano effetti stimolanti senza ricorrere alla vergogna dello spacciatore. Ma per ottenerli nelle farmacie occorrono le prescrizioni mediche, e per superare le dosi di un uso clinico corretto dei medicinali e soddisfare un bisogno da drogati non resta che corrompere un dottore o, comunque, scendere in strada, dove fiorisce il mercato nero della Codeina, dell’Hydrocodone, del Vicodin e dell’Oxycontin, il poker delle medicine più note tra quelle a rischio di degenerazione.
Per ogni farmaco esistono siti web di educazione all’uso, ma la regola è chiedere aiuto al medico all’apparire del primo segnale di dipendenza. Il più tristemente celebre tra i painkillers è l’Oxycontin, narcotico che si prescrive nei casi di forti dolori e che ha alta capacità di dare assuefazione. E’ così potente nell’indurre dipendenza da essere paragonato all’eroina. Contiene un agente che viene liberato nel tempo, in modo da prolungare l’effetto per 12 ore. I pazienti possono diventarne schiavi velocemente: dottori e farmacisti tengono sotto controllo il numero di confezioni che escono dalle farmacie per rilevare picchi che sono la spia di consumi alterati.
La Codeina è un oppiaceo, che può essere usata per allegerire il dolore e per calmare la tosse. Va in commercio sotto il nome di Tylenol 3 ed è uno dei painkillers più venduti: può dare assuefazione, ma non è tra i farmaci più potenti e a rischio nella famiglia dei derivati dall’oppio. Liberarsi dalla sua dipendenza è relativamente semplice, ma richiede la supervisione medica. L’Hydrocodone è un altro oppiaceo che limita i dolori e frena i colpi di tosse. A volte è combinato con l’acetaminophen. Il mix è presente in molti farmaci, per esempio in Vicodin, Lorcet, Zydone e Norco. Quando si eccedono le dosi, il rischio di diventarne dipendenti è moltiplicato. Il Vicodin è spesso scambiato per una medicina in sè, ma è sostanzialmente il marchio commerciale per il mix di hydrocodone e acetaminophen: è tra i farmaci che più danno assuefazione.