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 2009  giugno 29 Lunedì calendario

DOTTORE DELLE GENTI, INDISSOLUBILE DA PIETRO QUANTE LEGGENDE INTORNO ALLA SUA BASILICA


I sepolcri dei due apostoli Pietro e Paolo hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia della Roma cristiana. Roma aveva sulle altre grandi metropoli cristiane dell´antichità – Antiochia, Alessandria, Cartagine – due vantaggi: il fatto che la comunità religiosa risiedesse nella capitale dell´Impero e che a Roma avessero vissuto e subíto il martirio non solo uno ma due apostoli. L´associazione di Pietro e Paolo come elemento fondatore della prima comunità di Roma, già attestata verso la fine del I secolo, fu il fondamento sul quale fece perno l´intera storia del papato romano. Già nel III secolo nacque la festa che si celebra ancor oggi il 29 giugno e innumerevoli sono le rappresentazioni iconografiche dove Paolo figura accanto a Pietro.

Il primo edificio che celebrava il martirio ebbe forma di cella memoriae a Ostia

Già alla fine del I secolo, la comunità cristiana romana riteneva che Pietro e Paolo fossero stati attivi a Roma e dalla metà del II secolo vi erano dei luoghi che commemoravano la memoria del martirio. Quello di Paolo era avvenuto sulla strada verso Ostia, dove fu dapprima edificato un piccolo edificio dalla forma tradizionale della cella memoriae. L´edificio non era in grado di competere nè per grandezza nè per decoro con la basilica che l´imperatore Costantino (306-337) aveva fatto edificare sulla collina vaticana per venerare il sepolcro del Principe degli apostoli, Pietro. Ma già negli ultimi decenni di quello stesso IV secolo, l´importanza della figura di Paolo era cresciuta. Paolo era il filosofo, l´intellettuale tra i discepoli, il dottore delle genti, e costituiva quindi un modello per «la nuova intelligentzia» (Richard Krautheimer) che si stava affermando tra le élites della Roma cristiana. Il desiderio di mettere in evidenza l´eguaglianza tra Pietro e Paolo fece nascere il progetto di costruire una nuova basilica che facesse da pendant a quella di San Pietro. L´iniziativa fu presa dall´imperatore Valentiniano intorno al 384; egli volle però che il Senato e il popolo di Roma fossero consultati, forse a causa di tensioni sorte tra la comunità cristiana e le famiglie senatoriali romane ancora molto influenti. Valentiniano morì nel 392 e l´opera fu proseguita sotto gli imperatori Teodosio, Arcadio ed Onorio. Le dimensioni della basilica superavano quelle della basilica vaticana, e la navata di mezzo terminava con un grandissimo arco trionfale che la celebre Galla Placidia sorella di Onorio fece decorare di magnifici mosaici. Dalla fine del IV secolo, la Roma cristiana possedeva due magnifiche basiliche per la venerazione dei sepolcri dei suoi due apostoli fondatori, Pietro e Paolo, ambedue extra muros e di fondazione imperiale.
Ma il desiderio di mantenere l´uguaglianza tra i due apostoli non potè a lungo far credere che il fondatore della basilica di San Paolo fuori le Mura non fosse stato Costantino! Assai presto, la raccolta ufficiale delle biografie dei papi (il Liber pontificalis) fece infatti risalire la costruzione della basilica di San Paolo fuori le Mura all´imperatore Costantino, una leggenda che è stata sfatata dalle ricerche di questi ultimi decenni. E nel XII secolo sorse un´altra leggenda: un canonico della basilica di San Pietro, di nome Romano, raccontò infatti che davanti all´altare della Confessione nella basilica vaticana (che conduceva al sepolcro di san Pietro), "erano state pesate le preziose ossa" degli apostoli Pietro e Paolo. Pietro e Paolo sono apostoli indissociabili nella storia del papato romano. Lo confermano in modo solenne le dichiarazioni di Paolo VI sulle ossa di san Pietro, e quelle di Benedetto XVI sulle ossa di san Paolo.