Marco Bellinazzo, ཿIl Sole-24 Ore 28/6/2009;, 28 giugno 2009
IL MILAN TAGLIA IL MONTE INGAGGI DEL 20%
Se in campo il Milan nelle prossime stagioni tenterà di rivincere la Champions League, lontano dal prato verde avrà un unico obiettivo: il pareggio (di bilancio). L’amministratore delegato della società rossonera, Adriano Galliani, ha ricevuto questo preciso mandato dalla controllante Fininvest. E in questi termini sia Galliani sia il presidente Silvio Berlusconi hanno spiegato la cessione della bandiera Kakà al Real Madrid di Florentino Perez.
L’occasione per tracciare lelinee guida della strategia del club di via Turati l’ha offerta in questi giorni il tradizionale workshop con gli sponsor a Villasimius in Sardegna. Certo, la crisi economica ha messo sotto pressione gli introiti da sponsorizzazioni (nel 2008 scesi da 33 a 28 milioni), ma l’appeal della maglia rossonera - il "club più titolato al mondo"- ha permesso di limitare la contrazione, con 14 aziende multinazionali che investono sul marchio Milan. Più articolato è invece il discorso sul bilancio. Galliani ieri si è detto ottimista sulla possibilità di raggiungere il pareggio tra entrate (diritti tv, stadio e sponsor) e uscite (stipendi, ammortamenti e spese generali) entro il 2010. L’ultimo esercizio - chiuso al 31 dicembre 2008- ha prodotto una perdita di circa 77 milioni di euro. I non brillanti risultati sportivi del campionato 2007/ 2008 e la mancata qualificazione alla Champions hanno determinato una riduzione del fatturato sceso del 15% a 219 milioni a fronte di un incremento del monte ingaggi arrivato a quasi 165 milioni (+10,6 milioni rispetto al 2007). Monte ingaggi altra notizia di ieri- che dovrà essere abbattuto del 20 per cento. Gattuso, per esempio, avrebbe già dato la sua disponibilità a ridursi l’ingaggio.
Nel valutare il risultato di esercizio vanno considerati poi i 26 milioni che la controllante Fininvest ha girato al Milan per remunerare i vantaggi trasferiti dal club sottoforma di perdite fiscali nell’ambito del consolidato. In pratica, attraverso la tassazione di gruppo,la holding ha potuto incamerare le perdite dell’A. C. Milan Spa risparmiando sul prelievo globale 2008 più di 26 milioni e ritrasferendo una somma equivalente alla controllata. Nel 2007 i vantaggi fiscali del consolidato per Fininvest erano stati di 18,3 milioni. Del resto la Fininvest fino a oggi ha garantito la continuità aziendale del Milan versando solo nel 2008 a copertura delle perdite 50 milioni di euro. E un altro assegno di 15 milioni a titolo di finanziamento è stato staccato lo scorso febbraio.
L’indebitamento del Milan (come si evince del passivo dello stato patrimoniale) al 31 dicembre 2008 è pari a 392 milioni di euro (nel 2007 i debiti erano di 331 milioni). L’esposizione verso le banche ammonta a 110 milioni. Mentre sono più che raddoppiati, tra il 2007 e il 2008, i debiti "verso altri finanziatori" che al 31 dicembre 2008 erano di 114 milioni, il 99% maturati verso "società di factoring per anticipazioni di crediti futuri in riferimento a contratti di natura commerciale". I crediti vantati dai fornitori nei confronti del Milan sono di 29,4 milioni. Oltre a questi sono contabilizzate obbligazioni verso imprese controllate per 74,7 milioni (dei quali 21 verso Milan Entertainment Srl e 7 verso Milan real estate) e verso il Fisco per circa 20 milioni (soprattutto per ritenute sugli stipendi a tesserati e dipendenti). I debiti per la passate campagne acquisti ancora iscritti a bilancio al 31 dicembre 2008 sono dovuti all’acquisizione di Ronaldinho e Zambrotta (15 milioni che spettano al Barcellona, di cui 10,5 per l’asso brasiliano).Lo scorso anno invece sono stati saldati i 17 milioni spesi i cartellini di Ronaldo, Emerson, Oliveira, Pato e Gourcuff. Dal punto di vista strettamente finanziario l’indebitamento si è attestato nel 2008 su un rosso di 253 milioni (rispetto ai 208 di fine 2007).