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 2009  giugno 27 Sabato calendario

EDITORIA ALLA PROVA EBOOK


La svolta digitale si avvicina al mondo dell’editoria, ma è presto per parlare dell’ennesima rivoluzione in arrivo dall’America. Eppure i segnali ci sono, a riprova di qualcosa che potrebbe cambiare rapidamente le abitudini di lettori, editori e distributori. Internet può rappresentare, infatti, un catalogo sterminato dove la copia di un libro è sempre disponibile in 60 secondi, oltre che un canale di promozione efficace, attraverso i social network.

L’ebook diventa così il protagonista di Editech 2009, giornata internazionale di approfondimento organizzata dall’Associazione italiana editori (Aie). Il libro digitale, in crescita del 228% negli Usa, viene rilanciato dopo il passo falso nei primi anni Duemila, oggi forte dello sviluppo tecnologico dei supporti, da Kindle agli smartphone come iPhone a Blackberry.

Negli Stati Uniti stagna il mercato dei libri, a fronte di un aumento dei prezzi e di un minor numero di lettori, soprattutto giovani, che preferiscono i social network a ogni altro mezzo d’informazione. Il comparto americano vale oggi 40,32 miliardi di dollari (pari a 28,67 mld di euro) e sei editori fanno la parte del leone con il 56% delle vendite.

Michael Healy, direttore generale del Book industry study group, ha stimato il valore degli audio-book in un miliardo di dollari (2,5% del totale), mentre di 793 milioni di dollari è quello degli ebook (2%). In particolare, i testi destinati ai professionisti rappresentano circa la metà (451 milioni di dollari), seguiti dai libri per l’alta formazione (153 milioni). Lontani il settore commerciale (114 milioni) e la didattica per l’infanzia (3 milioni). Cifre non comparabili neppure in percentuale all’Italia, dove l’Aie indica che il peso di audiolibri ed ebook è inferiore allo 0,03% del totale.

Da dove ripartire, allora? Dai piccoli numeri dei libri digitali, che mostrano un notevole dinamismo negli ultimi mesi: ad aprile la crescita negli Usa è stata del 228%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre nel 2008 il trend è stato del +68,4%. Negli gli Stati Uniti gli editori «stanno imparando a vivere con realtà come Amazon», ha detto Healy, oltre che con Google in veste di editore. Dall’altro lato della barricata, anche un gigante come Barnes & Noble ha puntato sul web, acquistando Fictionwise, venditore di libri on-line da 15,7 milioni di dollari. Giulio Lattanzi, a.d. di Rcs Libri, non è convinto del declino del libro cartaceo: «va bene guardare lontano, ma bisogna avere anche un certo scetticismo». Le nuove tecnologie, piuttosto, potrebbero rappresentare «un allargamento del mercato». L’esempio è quello di Kindle, dotato di connessione wi-fi: «appena hai notizia di un libro, puoi acquistarlo. Un vantaggio evidente», per allargare il mercato. E in effetti Ronald Schild, managing director del motore di ricerca per libri tedesco Libreka!, si aspetta che l’ebook cresca fino al 10% del mercato, che però non dev’essere monopolizzato da pochi protagonisti, come Amazon e Google.

Kindle, infine, rappresenta per Amazon negli Stati Uniti la chiave per raggiungere i lettori hi-tech: «agli editori dico di fare in fretta», ha assicurato Madeline McIntosh, direttore acquisizioni digitali di Amazon Europa, «e non aver paura a sperimentare, perché non servono investimenti enormi». Oltretutto, «i bestseller di Kindle sono gli stessi venduti in libreria».