E. dཿAntonio, Novella 2000, n. 27, 02/07/2009, pp. 40-41, 2 luglio 2009
Secondo il libro La favolosa storia del creatore del Cirque du Soleil di Jan Halperlin, ai party organizzati da Guy Lalibertè, il miliardario canadese creatore del Cirque du Soleil, non si offrivano numeri circensi, ma sesso e droga in quantità industriali, con squadre di prostitute fatte venire da Montreal
Secondo il libro La favolosa storia del creatore del Cirque du Soleil di Jan Halperlin, ai party organizzati da Guy Lalibertè, il miliardario canadese creatore del Cirque du Soleil, non si offrivano numeri circensi, ma sesso e droga in quantità industriali, con squadre di prostitute fatte venire da Montreal. Un quadro confermato da una ex playmate, Angie Everhart: «Era follia pura e durava per ore. Tutti erano belli e liberi. Se ci fosse stata una sola persona regolare, a guardare cosa facevano gli altri avrebbe pensato di essere lei quella drogata». Più secco il commento di Riza Mireira, la modella brasiliana da cui Lalibertè ha avuto tre figli: «Veniva da me e voleva fare sesso dopo averlo fatto con altre donne; se l’avessi saputo non ci sarei stata». *** «Un ragazzo con molte ambizioni, bravissimo pr. Ultimamente attorno alla sua impresa giravano troppi soldi, si capiva che c’era qualcosa sotto. Una volta, ad Amsterdam, piazzammo il nostro tendone davanti alla sede del Soleil. Loro sembravano una setta segreta, la mattina recitavano una specie di litania tutti assieme, vestiti uguali, stessa maglietta e stesso cappellino. Per prenderli in giro comprai una serie di Borsalino per gli artisti del mio circo. La differenza è questa: la nostra è un’impresa familiare, con vite normali, tutte disciplina e fatica. La sua è una multinazionale sbarcata a Hollywood, con quello che ne segue» (Livio Togni)