Ansa.it 27/6/2009, 27 giugno 2009
Un reato ogni 500 metri di costa: in totale 14.544 spalmati sui 7.400 km di litorali nazionali. E a far soffrire il mare italiano ci pensa soprattutto il cemento
Un reato ogni 500 metri di costa: in totale 14.544 spalmati sui 7.400 km di litorali nazionali. E a far soffrire il mare italiano ci pensa soprattutto il cemento. Questa la fotografia scattata dal dossier di Legambiente ’Mare Monstrum 2009’ che racconta le storie dell’assalto alla linea di costa della penisola italiana, presentato a Roma per salutare la partenza della 24/a edizione di Goletta Verde, oggi in Friuli Venezia Giulia, da Grado. I reati sono in aumento dell’1,6% rispetto al 2007 quando erano 14.315. Cresce anche il numero delle persone denunciate che da 15.756 passa a 16.012 mentre diminuiscono i sequestri che da 4.101 scendono a quota 4.049. In cima alla classifica dell’illegalità costiera ci sono le regioni del sud: con 2.776 infrazioni accertate dalle Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto la Campania guida la classifica, seguono la Sicilia (2.286) e la Puglia (1.577). Si registrano illeciti negli scarichi e nella depurazione: in calo del 5,5%, rimangono ancora molto elevati, con 1.810 infrazioni, 2.141 denunce e arresti (più 8,2%). La Sardegna guida la classifica con 362 infrazioni. In aumento del 10,6% anche la pesca di frodo e quella illegale (da 5.189 a 5.741 reati) con "preoccupanti segnali di infiltrazioni mafiose" (199.896 chili di pesce sequestrato in Sicilia).