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 2009  giugno 27 Sabato calendario

IL VINO BATTE LA BORSA


Le grandi bottiglie di vino sono un investimento garantito: battono senza difficoltà le Borse, e non espogono gli investitori a brutte sorprese. Non ci sono notizie di crac. Dal 2001 ad oggi - con due crisi alle spalle, compresa l’ultima tutt’ora in corsa - a fare i conti all’indietro si scopre che mentre i listini mondiali sono rimaste pressochè invariati, hanno perso solo l’1%, il valore delle grandi etichette è cresciuto dell’11%.
Soltanto l’oro, nello stesso periodo, ha fatto meglio, mettendo a segno un rialzo che sfiora il 15%. Vantaggio, quest’ultimo, conquistato tra novembre 2008 e febbraio 2009, quando la ricchezza dei paesi emergenti, preoccupata dall’andamento delle borse, ha cominciato la corsa al bene rifugio per eccellenza. Eppure è sempre più chiaro che nel panorama finanziario anche il vino sta ritagliandosi un posto importante come ombrello anti-crisi. Prendendo in esame le società vinicole quotate, per esempio l’andamento delle bottiglie ha sistematicamente surclassato quello delle azioni sui listini di appartenenza. Da novembre 2008, infatti, le quotazioni delle 100 etichette top hanno avuto un andamento ondivago con segnali di ripresa un pò più convinti in aprile e maggio 2009; le quotazioni dell’oro sono invece letteralmente esplose, in particolare fino a febbraio 2009, per poi calmierarsi.
Ma sono le bottiglie che hanno portato i rendimenti alle stelle. Tra i vini di lusso, Masseto segna i suoi record: l’annata 2006, En primeur, è stata battuta all’asta del 14 marzo scorso da Gelardini&Romani in Italia alla cifra di 604 euro per una bottiglia 0,75, circa il doppio del suo prezzo di vendita al consumatore. Dato significativo se, considerata la crisi economica, si analizza un andamento in continua corsa.
Le battiture d’asta del Masseto sono in costante crescita sia in Italia (Pandolfini, Gelardini&Romani, ecc.), sia all’estero (Christie’s, Sotheby’s Londra e Sotheby’s New York, ecc).
E col tempo, naturalmente, col vino migliorano anche le sue quotazioni. Così, prendendo in esame un arco di tempo che va dal 1998 ad oggi, si vede come il valore delle bottiglie non conosca esitazioni: punta sempre, deciso, verso l’alto. La stessa bottiglia dell’annata 1998 (si parla sempre di Masseto), infatti, ha raggiunto un incremento economico del 446% confronto al prezzo di 10 anni fa. Le ultime statistiche riportano un aumento medio nel valore delle bottiglie di circa il 322% confrontando i prezzi con le battiture medie negli ultimi 10 anni. Basti pensare che il 70% di incremento lo raggiungono le quotazioni 2008 paragonate con le stesse annate nel 2007. Ciò si esprime in maniera ancora più performante con i grandi formati, Magnum (1,5lt) e Doppio Magnum (3 lt): lo scorso anno a Merano un’Imperiale (6 Litri) Masseto 2006, En primeur, è stata aggiudicata per 4.400 euro.