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 2009  giugno 27 Sabato calendario

GIORGIA, LA RAGAZZA CHE DOMA LE GONDOLE


Andata e ritorno da San Barnaba a San Samuele, remando a prua. Così, Giorgia Boscolo è diventata la prima donna gondoliere, rompendo una tradizione maschile che a Venezia durava da nove secoli. Venticinque anni, lunghi capelli biondi e fisico robusto, Giorgia è riuscita a entrare nella scuola per diventare «sostituto gondoliere», percorso obbligato per ottenere l’abilitazione a guidare la tradizionale barca veneziana, che al di là dell’immagine romantica è un vero e proprio servizio di trasporto pubblico.
« un sogno - racconta Giorgia, che ora vive a Marghera con il marito e i due figli - che inseguo fin da quand’ero piccola. Mio padre è gondoliere e ho cominciato presto a imparare: a sette anni provavo già a vogare insieme a lui. Negli ultimi anni è diventato più difficile allenarsi, ma grazie ad alcuni amici sono riuscita ad esercitarmi e alla fine ce l’ho fatta». Soddisfatto anche il padre, Dante, gondoliere ancora in servizio: «Resto sempre dell’opinione che il gondoliere è un mestiere maschile - dice - perché ci vuole molta forza, ma sono certo che Giorgia con l’esperienza potrà farcela senza problemi».
Prima di essere abilitata al trasporto Giorgia dovrà terminare il corso e superare l’esame finale, ma fin d’ora salirà a bordo come tirocinante. Sarà il «secondo» gondoliere a prua di una «gondola da parada», una speciale imbarcazione adibita al trasporto dei veneziani da una sponda all’altra dei canali.
Giorgia aveva provato l’esame già due volte, mancando per poco il risultato. Giovedì scorso si erano presentati in 85 per 22 posti a disposizione. Un’unica prova pratica, durante la quale una commissione analizzava ogni dettaglio: da come era infilato il remo nell’acqua all’attracco negli stazi. Giorgia è arrivata ventiduesima, a parità di punteggio con un altro candidato, ma grazie al regolamento comunale che favorisce i candidati più giovani, è riuscita a spuntarla.
Applausi e perplessità
La prossima settimana inizierà il corso: introdotto solo tre anni fa per regolare l’accesso alla professione, dura dai sei a nove mesi e prevede oltre alla pratica, una parte teorica con lezioni di lingue straniere, storia della città e diritto della navigazione.
Prima di Giorgia avevano provato la stessa strada anche la veneziana Alessandra Taddeo e la tedesco-americana Alexandra Hai, ma senza successo. Quest’ultima, in realtà, si disputa con Giorgia il titolo di «prima gondoliera» perché, pur non avendo superato l’esame, lavora come gondoliere «privato» presso un albergo veneziano, traghettando solamente gli ospiti dell’hotel. Una situazione criticata dall’associazione Bancali Gondolieri di Venezia, ma riconosciuta da Tar e autorità cittadine.
« il mestiere che voglio fare. Non mi preoccupa lavorare in un ambiente che finora non ha visto la presenza di donne - spiega Giorgia -. Non si tratta di forza fisica, è solo una questione di tradizione e immagine». Intanto la notizia della prima donna a espugnare la categoria dei gondolieri si è sparsa sui moli. E se c’è chi è perplesso e borbotta «no xé roba da femene» o annuncia con sarcasmo «e adesso aspettiamo che le suore celebrino messa...», c’è chi è invece è entusiasta all’idea: «Finalmente una donna. una cosa bellissima». In realtà a destare preoccupazione sono soprattutto le nuove licenze da sostituto gondoliere (che dovrebbe prendere il posto del titolare solo quando questo è malato o in ferie), mentre le licenze vere e proprie sono ferme a quota quattrocento.
Ma a questo Giorgia non ci pensa. Ora non le resta che aspettare di sapere quale sarà il soprannome che, come a ogni vero gondoliere, le sarà dato.
Alexandra Hai, come raccontato da «La Stampa» l’8 aprile 2007, è stata più volte bocciata all’esame ufficiale ma, non senza polemiche, lavora come «privata» al servizio di un albergo.