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 2009  giugno 27 Sabato calendario

LE VERIT (NASCOSTE) SULLA CRISI

Ci risiamo. Giovedì scorso siamo tornati ai giorni di piombo di quella metà settembre che ha segnato la svolta nella crisi finanziaria: il fallimento Lehman, il salvataggio Aig, la vendita di Merrill Lynch a Bank of America. Solo la ricostruzione di quei giorni e di quelle ore meriterebbe un libro. Tutto comincia domenica 14 settembre, quando cade l’ipotesi di salvataggio Lehman e emerge la vendita di Merrill a BoA. Una svolta cruciale su cui punta il Tesoro per dare fiducia al mercato. Pochi giorni dopo prenderà corpo il salvataggio Aig. Una domenica di fuoco in cui succede tutto e il contrario di tutto. E su cui c’è una profonda divergenza su come sono andate davvero le cose. Ken Lewis di Bank of America, sostiene che la Fed (oltre a Bernanke, c’era Tim Geithner alla Fed di New York, coinvolto in prima persona nella gestione di quelle operazioni) e il Tesoro di Paulson, gli hanno storto il braccio dietro la schiena per costringerlo a comprare Merrill, sapendo che era in condizioni ben peggiori di quanto sembrasse. Giovedì, davanti alla Commissione di supervisione della Camera, Bernanke ha negato. I deputati lo hanno assediato. Lo hanno quasi maltrattato suggerendo possibili abusi di potere. Ma Bernanke, sempre calmissimo, ha di nuovo negato. Non c’è mai stata una forzatura.
C hi ha ragione dunque? Qui interviene l’istinto. Perché quelle giornate, quella domenica rovente, anche per noi al giornale, con telefoni bollenti tra la redazione, New York e la direzione, me la ricordo bene. E l’istinto mi dice che la verità sta nel mezzo. Credo che la forzatura dello Stato su Lewis ci sia stata. Credo anche che la forzatura presupponesse un lieto fine in cui Lewis credeva fermamente. Proprio come capitò una decina di anni prima con l’hedge Ltcm. La Fed "convinse" un gruppo di banche a rilevare le posizioni di Ltcm, ormai allo stremo sul breve, suggerendo che c’erano cose molto buone in portafoglio. In effetti, le banche, incamerando Ltcm, hanno poi fatto guadagni da favola appena mesi dopo. Credo che Lewis sia stato quanto meno consenziente. L’idea di creare un colosso bancario globale, conoscendo la sua personalità, non gli dispiaceva affatto. Aggiungo, non avrei dubbio sulla buona fede di Bernanke. Non metterei la mano sul fuoco per quella di Paulson. Ma lui testimonierà fra qualche settimana. E il fantasma di quei giorni tornerà ad inseguirci.