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 2009  giugno 27 Sabato calendario

PER I BOND ALITALIA IL TESORO ALZA I RIMBORSI AL 70,97%

Il Governo migliora ancora le condizioni per rimborsare i risparmiatori che avevano investito in Alitalia. La novità, arrivata con il decreto approvato ieri, è nell’innalzamento del tasso di rimborso delle obbligazioni rispetto al valore nominale, che sale al 70,97% rispetto al 30% ipotizzato in una prima fase. Ma anche nell’inclusione, tra i risparmiatori da rimborsare, degli azionisti: essi avranno il diritto di cedere al ministero dell’Economia i propri titoli per un controvalore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle azioni nell’ultimo mese di negoziazione ridotto del 50%, e dunque pari a 0,2722 euro per singola azione. In cambio, gli stessi azionisti avranno titoli di stato di nuova emissione, senza cedola, con scadenza 31 dicembre 2012 e con taglio minimo unitario di mille euro. Aumenta anche lo stanziamento pubblico destinato all’indennizzo dei risparmiatori, che passa dai 100 milioni indicati nel decreto salva Alitalia di febbraio a 330 milioni.

Resta invece il tetto di 100 mila euro per il rimborso che ogni singolo obbligazionista può ottenere, soglia che scende a 50 mila euro per i titolari di azioni. Non sembra invece essere stata chiarita l’ambiguità denunciata dal presidente di Assogestioni, Marcello Messori, che nei giorni scorsi aveva messo in evidenza come, in mancanza di indicazioni esplicite, un fondo di investimento può essere equiparato a un investitore individuale con il risultato di penalizzare i risparmiatori che detengono bond attraverso il fondo stesso, perchè la soglia di 100mila euro dovrebbe intendersi riferita a tutti gli obbligazionisti di quel fondo. Il Siti, sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio, che rappresenta oltre 1000 tra azionisti ed obbligazionisti Alitalia per un controvalore investito di circa 18 milioni di Euro, è soddisfatto per metà. «Plaude alla decisione del Governo di aumentare il rimborso previsto per gli obbligazionisti Alitalia sino al 70,97% dal precedente 32% seppure in titoli di Stato senza cedola e con scadenza 21 dicembre 2012 – spiega in una nota - ma ritiene inadeguata l’offerta di euro 0,2722, pari al 50% del prezzo medio dell’ultimo mese di quotazione, per singola azione, da liquidarsi sempre con i medesimi titoli di stato, importo che potrebbe non essere sufficiente per indurre gli azionisti ( ed in particolare quelli più risalenti, che hanno in carico le azioni a prezzi assai più elevati) a rinunciare a far valere le proprie ragioni risarcitorie nel procedimento penale aperto presso la procura di Roma».