Giorgia Marini, il Riformista 24/6/2009, 24 giugno 2009
Così Mou così sexy Cosa non si farebbe per lo Special One - L’amore prima e dopo Mourinho. Inutile mentire, il calcio sta alle donne come I love shopping con mia sorella sta agli uomini etero
Così Mou così sexy Cosa non si farebbe per lo Special One - L’amore prima e dopo Mourinho. Inutile mentire, il calcio sta alle donne come I love shopping con mia sorella sta agli uomini etero. Escluse le mogli, i medici sportivi donna, e le potenziali fidanzate dei centravanti, nessuna donna sana di mente può interessarsi realmente di calcio. Nessuna può volerne capire davvero di calzoncini, magliette sudate e palloni, se non fosse per far sentire in colpa il marito che le lascia a casa per andar a vedere la partita di pallone-one-one. Mettersi in felpa e calzoni, annodarsi sciarpe in testa, sudare senza essere in una spa, essere costrette ad abbracciare il primo che capita quando arriva il goal. E quando dico il primo, vuol dire davvero il primo. E il primo è sempre il peggio. Ma quest’anno qualcosa è cambiato. Controcampo, 90° minuto, La domenica sportiva, Guida al campionato, Dribbling, Stadio sport, Sky Calcio Show a iosa, al posto di Sex and The City, Cashmere Mafia, e Gossip Girl. Vuoi mettere i vestiti che si indossano nell’Upper East Side! Ci interessa molto di più seguire interessantissime digressioni su roba insignificante pronunciata da gente vestita in tuta. La seconda Repubblica del calcio con Mourinho, e siamo tutte primo ministro. L’allenatore sexy che ogni finta tifosa aspettava. Il valido motivo per arrabbiarsi con il nostro lui ad interim perché perché una volta non ci porti pure me? Un abbonamento alle partite di pallone per tutte. Tonnellate, quintalate di donne, nell’unità di misura che è più in voga, allo stadio fingendo una fede calcistica che siamo fierissime di non avere mai avuto, ma che non si dica in giro. Cosa non si farebbe per un figo. Il brizzolato. L’antipatico. L’arrogante. O così dicono, in realtà nessuna di noi sa di cosa si parli realmente. Ciò che importa è che ci sia il portoghese. Lui, che rende catatoniche le donne con lo stesso potere che, sugli uomini, hanno un tronco d’albero e una ventenne, immortalate su Max qualunque. Come indossa la camicia lui non l’indossa nessuno. Un po’ cafone. Un po’ scorbutico. L’uomo sposato, almeno finora. Dicono infatti si sia perso nella Milano da Bere, speriamo che io lo riesca a beccar stasera che lo riporto subito a casa. Uno che quando si definì Special One chissà se aveva idea di cosa avrebbe fatto fantasticare a noi donne. Per noi che un ragionevole motivo lo cerchiamo dietro ogni piccolo gesto, figurarsi dietro dichiarazioni ufficiali cosa possiamo aspettarci. Uscire con uno con un soprannome simile potrebbe farci riscattare dagli altri pseudonimi imbarazzanti con i quali siamo uscite nell’era liceale, i vari Er Patata, Er Vichingo & simili, ma soprattutto ci darebbe rosee speranze per il dopo cena. Lui con quel broncio lì. Lui che non parla, ma canta tipo bossanova. «L’emozionalmente aggressivo, l’emozionalmente protettore» come si è definito lui stesso, qualunque cosa volesse dire quando parlava con Simona Ventura, sappiamo di essere in presenza dell’incarnazione della dicotomia che sussiste ogni qualvolta ci prendiamo una tranvata per un deficiente. Lui che non ride troppo. Che si sa che a noi piacciono quelli che hanno il muso sempre. Lui che dice di essere speciale. Ecco perché siamo tutte in brodo di giuggiole ogni volta che lo si nomina. Figurarsi oggi che sembra stia per separarsi. una vita che aspettiamo quello speciale, se lo dice lui, sarà quello giusto. Quello che parla l’italiano così così per un valido motivo. Un motivo che non c’entra con la scuola dell’obbligo, ma con il fatto che il ragazzo di mezza età in questione sia straniero. L’uomo ideale di Alba Parietti perché è «narcisista e disinteressato e ha la follia negli occhi». Parole di una donna adulta, non di un’adolescente che deve ancora provare che tipo di stronzo evitare. Mourinho è un caso da studiare. Se donne più navigate rispetto alla media, quanto a relazioni tormentate con figaccioni planetari, ne vanno matte, donne come Alba Parietti, Elisabetta Canalis, Gisele Bundchen, vorrà dire che ci sarà un valido motivo per avere una potenziale tresca con l’allenatore nel pallone. Con tutte quelle qualità lì, quelle gradazioni che vanno dall’inaffidabile marito, sempre che sia fondato che si sia perso nel quadrilatero della moda, o non sia rimasto semplicemente in coda in circonvallazione, all’uomo che vive per il calcio. Poiché non c’è donna sulla faccia del pianeta che non si infuri con il boyfriend per il calcetto del mercoledì, una che si metta accanto il professionista del calcio del momento ha tutto il nostro sostegno. L’esser meno più marginale, in una relazione, non sarebbe possibile. Qualunque miss lo abbia rapito, ha tutto il nostro sostegno.. Nessuna rivalità femminile al riguardo, tanto il campionato è finito. Ci rivediamo a settembre!