ཿIl Sole-24 Ore 23/6/2009;, 23 giugno 2009
ALLA NESTL SI FERMA LA PROTESTA
Nestlé annuncia forti investimenti in Italia, i sindacati sospendono lo stato di mobilitazione generale legato all’incertezza sulla permanenza del gruppo in Italia.
Nella sede di Assolombarda a Milano, ieri Fai-Cisl, FlaiCgil, Uila-Uil e la Nestlè hanno firmato un accordo secondo il quale a sostegno dei marchi e delle produzioni la multinazionale elvetica investirà in Italia 400 milioni di euro all’anno per il biennio 2009-2011. In particolare il gruppo sta lavorando allo sviluppo del settore fresco (pasta fresca), dei surgelati e del dolciario. Per i gelati c’è l’impegno a presentare un piano di investimenti e rilancio per il prossimo mese di ottobre.
«Gli scenari del gruppo Nestlè sono finalmente più chiari» ha commentato il segretario nazionale della UilaUil Pietro Pellegrini e «la sottoscrizione del protocollo d’intesa - ha aggiunto il segretario nazionale della FlaiCgil Antonio Mattioli - è sicuramente un fatto positivo ma è solo il primo passo messo in atto da Nestlè dopo un lungo periodo di incertezze e di titubanze circa la presenza nel nostro paese».
L’aspra azione sindacale ha portato la multinazionale a decidere formalmente e a mettere nero su bianco cosa intende fare per sviluppare e consolidare le produzioni presenti nel nostro paese. La sottoscrizione del protocollo «è sicuramente un fatto positivo perché prevede investimenti, strategie e garanzie per la tutela dell’occupazione – ha aggiunto Mattioli ”. Ed è per questo che il nostro livello di attenzione rimane alto e vigileremo affinché agli impegni seguano i fatti concreti».
Dopo l’incontro tra l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori per il piano è prevista anche una verifica dal parte del Ministero dello sviluppo economico.
Secondo l’analisi dei sindacati l’accordo rappresenta un importante passo avanti nelle relazioni industriali perché il testo dell’accordo vincola la Nestlè alle produzioni italiane, è articolato per brand e delinea le strategie della multinazionale per il prossimo biennio. A fronte della sottoscrizione del protocollo e degli impegni presi da parte della multinazionale, Fai-Flai-Uila hanno deciso di sospendere le iniziative di mobilitazione.