Carlo Ciavoni, la Repubblica 22/06/2009, 22 giugno 2009
LA MUSICA E’ SEMPRE NATA DA UN’EMOZIONE"
Quirino Principe, musicologo e storico della musica, insegna Filosofia della Musica all´Università Roma Tre ed è Accademico di Santa Cecilia.
La scoperta dell´identità di Elisa può aiutare a comprendere meglio la fisiologia della celeberrima "bagatella"?
«Assolutamente no. Mi creda: il rapporto fra la pulsione emotiva che dà energia all´impeto creativo e l´effettivo valore del prodotto artistico è pari a zero.
Quindi per noi che ascoltiamo non cambia granchè l´identità dell´ispirazione.
«Naturalmente il movente sentimentale ha la sua importanza, senza dubbio mette in movimento un´onda emotiva, un trasporto necessario alla creazione. C´è però un momento in cui l´artista coglie un passaggio, quando cioè il lavoro prende corpo, che coincide con la percezione netta del dominio che si ha su ciò che si sta facendo. A quel punto, la pulsione originaria viene sopraffatta dal bisogno di raggiungere la perfezione in ciò che si sta facendo».
Le vengono in mente altri esempi?
«Mozart, quando fu lasciato da Aloysia Weber, in un albergo improvvisò e scrisse uno dei suoi canoni cantandolo a squarciagola parole irripetibili, per niente ispirate dall´amore».