An. Ci., Il Messaggero 22/06/2009, 22 giugno 2009
PECHINO
Dal 1979 la politica del figlio unico ha cercato di controllare la procreazione senza freni di un popolo imbevuto di tradizioni ed esaltato dal sacrificio per la Rivoluzione. Nonostante secondo le cifre ufficiali essa abbia ridotto la popolazione di 400 milioni di unità in un trentennio, il paese cresce oggi ancora ad un ritmo di 8-10 milioni di persone all’anno. La prima fase, introdotta in modo organico dopo pochi anni dalla morte di Mao , nel 1979 fu attuata con una legge che vietava alle donne di avere più di un figlio, pena la soppressione dei neonati "in sovrannumero". La legge fu poi modificata negli anni novanta con l’introduzione di sole sanzioni pecuniarie. Alla fine del 2007 la Cina contava 1,32 miliardi di abitanti, ma i problemi sono ben altri che i numeri assoluti. Nascono attualmente 119 maschi per 100 femmine in Cina, e entro il 2030 ci saranno 350 milioni di ultrasessantenni da mantenere: ben vengano i nuovi nati a rilevare il testimone.
An.Ci.