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 2009  giugno 20 Sabato calendario

Pirati all’arrembaggio nel golfo di Napoli - Pirati. Ecco la categoria che mancava nel già variegato sottobosco microcriminale di Napoli

Pirati all’arrembaggio nel golfo di Napoli - Pirati. Ecco la categoria che mancava nel già variegato sottobosco microcriminale di Napoli. Detto, fatto. In tre abbordano e «conquistano» un motoscafo nuovo di zecca che galleggiava stancamente nello specchio d’acqua antistante Palazzo Donn’Anna a Posillipo. Bucanieri, ma «made in Naples». Il natante, lungo tredici metri, ospitava un imprenditore nel settore auto di Cardito nel Napoletano e un suo collaboratore. Si godevano l’incantevole cornice del Golfo in pieno relax, visto che ancora adesso i due non riescono a capacitarsi di essere state le prime vittime degli emuli del Corsaro nero. L’assalto In soffitta sciabola e benda sull’occhio, impugnavano mitraglietta e pistola. Pericolosi e pronti a tutti come i fratelli della Tortuga. A bordo di un gommone hanno avvistato la «preda», un Manò Marine 38,50 dal valore di circa 250mila euro, ed hanno dato il via alle operazione di abbordaggio. Niente colpi di cannone, per fortuna, ma un rapido e moderno speronamento. In due sono saltati sul ponte della nave sotto gli occhi increduli del proprietario trentottenne e del suo ospite. Da pirati navigati non hanno perso tempo in chiacchiere. Uno dei due, con una mitraglietta, si è fatto consegnare del denaro contante, due orologi (un Rolex e un Sector), carte di credito, cellulari e un anello d’oro. Poi uno sguardo di intesa col complice che ha indicato alle due vittime la loro destinazione: il mare. Li hanno costretti a indossare il giubbotto salvagente e poi a tuffarsi . Tra le onde E dalle onde del Golfo hanno potuto solo guardare il Manò Marine allontanarsi a tutta velocità. Più o meno un’ora dopo, in quello stesso specchio d’acqua, passano tre imbarcazioni del circolo Posillipo: sono i canottieri del «Coastal rowing», una nuova disciplina della federazione. Sono loro, guidati dall’allenatore Peppe Del Gaudio, a raccattare a poppa i naufraghi e a condurli scossi e infreddoliti al circolo. Allertati i medici del 118 che giunti sul posto hanno soccorso i naufraghi che evidenziavano un principio di assideramento. Niente di grave per fortuna, tanto che entrambi sono rientrati nelle loro abitazioni, «protetti» da amici e parenti. «Quello che è successo è senza precedenti e allo stesso tempo allarmante». Pippo Dalla Vecchia, presidente del circolo Savoia, ex velista e canottiere, è un vecchio lupo di mare, eppure di pirati napoletani non ne aveva mai visti prima. «Questi non sono pirati, sono rapinatori. Frequento il mare e vedo la stessa arroganza che c’è sulle strade: sono molto preoccupato. E’ un primo segnale inquietante di qualcosa di negativo che si potrebbe innescare». E ora la paura potrebbe impadronirsi di chi sceglie il mare per un momento di relax: «I motoscafi dai 12 ai 18 metri - spiega - hanno un mercato e sono facilmente nascondibili. Io ho una vela d’epoca in legno molto riconoscibile e non mi preoccupo ma se devo dormire in barca adesso ci penso su». L’allarme Guglielmo Cannone, consigliere del circolo Posillipo è stato tra i primi ad assistere i due malcapitati. «Quando li abbiamo portati a riva erano molto scossi, ci hanno raccontato - continua - che stavano facendo una gita ad andatura davanti a Villa Rosebery, (residenza del presidente della Repubblica) a 500 metri dalla costa, quando sono stati abbordati». Dei pirati, per adesso nessuna traccia. L’allarme è stato diramato in tutti i porti campani e in quelli di Lazio e Calabria. Mai erano stati segnalati episodi di pirateria «moderna» nel Golfo di Napoli. Furti sì, basti ricordare la «banda dei tender» che imperversava anni fa nei porti di Ischia e Capri. Nel mirino di quella gang anche Paul Allen, ex socio di Bill Gates. I costosi gommoni erano attaccati ai pontili di due megayacht, il Medusa e lo Charade, di Allen che si trovava a Capri con la famiglia. Le forze dell’ordine riuscirono ad intercettare i ladri mentre stavano trascinando sull’arenile di Castellammare di Stabia uno dei natanti. In due anni una trentina i casi segnalati.