Stefania Tamburello, Corriere della Sera 20/6/2009, 20 giugno 2009
Decolla il primo Tremonti bond - Sono arrivati. I primi Tremonti bond, Tbond per essere più brevi, gli strumenti pubblici destinati alle banche per rafforzare il loro patrimonio, sono stati sottoscritti dal ministro Giulio Tremonti a favore del Banco Popolare
Decolla il primo Tremonti bond - Sono arrivati. I primi Tremonti bond, Tbond per essere più brevi, gli strumenti pubblici destinati alle banche per rafforzare il loro patrimonio, sono stati sottoscritti dal ministro Giulio Tremonti a favore del Banco Popolare. Ne ha dato notizia lo stesso ministero dell’Economia precisando che si tratta di titoli per 1,45 miliardi. «Con questa operazione si rafforza il patrimonio delle banche del gruppo aumentando le possibilità di prestiti a famiglie e imprese» ha sottolineato il comunicato del ministero di via XX Settembre illustrando subito dopo il «protocollo d’intenti» firmato contestualmente alla sottoscrizione dei titoli dal consigliere delegato del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, e dal Direttore Generale del Tesoro, Vittorio Grilli. Protocollo che contiene gli impegni assunti dal gruppo bancario, nato dalla fusione della Popolare di Verona con Popolare di Lodi, Popolare di Novara, Creberg e Cassa di risparmio di Lucca . Gli impegni principali sono tre. Il primo obbliga il Banco Popolare a mettere a disposizione delle piccole e medie imprese per il prossimo triennio il 6% di impieghi in più ogni anno. Poiché la cifra di riferimento indicata nel protocollo è quella della media degli impieghi 2007-2008, pari a 39,8 miliardi, la cifra aggiuntiva da destinare al credito delle piccole e medie imprese sarà di quasi 2,4 miliardi di euro l’anno. Ciò però, avverte il protocollo, non senza guardare alla qualità del cliente. Nell’esaminare la domanda di finanziamento la banca dovrà infatti «mantenere, nel rispetto del principio di sana e prudente gestione bancaria, un’adeguata qualità del credito ». Il secondo impegno è di contribuire con 21,75 milioni di euro al Fondo centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese. Così si potranno favorire, dice il comunicato del ministero, «almeno 200 milioni di nuovi finanziamenti ». Il terzo impegno infine sollecita la sospensione per 12 mesi e senza oneri, del pagamento delle rate dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale (compresi i mutui cartolarizzati) ai cassaintegrati e a chi perde il lavoro. Il Banco Popolare dovrà rendere operativi, dandone pubblicità, tali impegni entro 6 settimane e sarà il Tesoro a monitorarne il rispetto grazie alle informazioni fornite direttamente dalla banca. Il protocollo avrà validità sino a quando i titoli emessi «saranno in essere». Cioè fino a quando il Banco Popolare non abbia esercitato la facoltà di riscatto per tutti i Tbond sottoscritti dal Ministero dell’Economia. Dopo il Banco Popolare, che era stato il primo a presentare la richiesta di titoli al Tesoro, dovrebbe toccare a Mps. Il parere della Banca d’Italia sulla richiesta della banca senese (circa 1,9 miliardi) è infatti in dirittura d’arrivo. A seguire sono in attesa del via libera della Vigilanza di via Nazionale la Popolare di Milano (500 milioni) e Unicredit. Mentre nessuna richiesta è stata finora formulata da Intesa Sanpaolo che comunque ha deciso di ricorrere ai Tremonti bond fino ad un massimo di 4 miliardi di euro entro il primo semestre dell’anno. quindi probabile che la richiesta arriverà al ministero a alla Banca d’Italia per il previsto parere entro la fine del mese di giugno.