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 2009  giugno 20 Sabato calendario

Decolla il primo Tremonti bond - Sono arrivati. I primi Tremonti bond, Tbond per essere più brevi, gli stru­menti pubblici destinati alle banche per rafforzare il loro patrimonio, sono stati sotto­scritti dal ministro Giulio Tre­monti a favore del Banco Po­polare

Decolla il primo Tremonti bond - Sono arrivati. I primi Tremonti bond, Tbond per essere più brevi, gli stru­menti pubblici destinati alle banche per rafforzare il loro patrimonio, sono stati sotto­scritti dal ministro Giulio Tre­monti a favore del Banco Po­polare. Ne ha dato notizia lo stesso ministero dell’Econo­mia precisando che si tratta di titoli per 1,45 miliardi. «Con questa operazione si raf­forza il patrimonio delle ban­che del gruppo aumentando le possibilità di prestiti a fami­glie e imprese» ha sottolinea­to il comunicato del ministe­ro di via XX Settembre illu­strando subito dopo il «proto­collo d’intenti» firmato conte­stualmente alla sottoscrizio­ne dei titoli dal consigliere de­legato del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, e dal Direttore Generale del Teso­ro, Vittorio Grilli. Protocollo che contiene gli impegni as­sunti dal gruppo bancario, na­to dalla fusione della Popola­re di Verona con Popolare di Lodi, Popolare di Novara, Cre­berg e Cassa di risparmio di Lucca . Gli impegni principali so­no tre. Il primo obbliga il Ban­co Popolare a mettere a dispo­sizione delle piccole e medie imprese per il prossimo trien­nio il 6% di impieghi in più ogni anno. Poiché la cifra di riferimento indicata nel pro­tocollo è quella della media degli impieghi 2007-2008, pa­ri a 39,8 miliardi, la cifra ag­giuntiva da destinare al credi­to delle piccole e medie im­prese sarà di quasi 2,4 miliar­di di euro l’anno. Ciò però, av­verte il protocollo, non senza guardare alla qualità del clien­te. Nell’esaminare la doman­da di finanziamento la banca dovrà infatti «mantenere, nel rispetto del principio di sana e prudente gestione bancaria, un’adeguata qualità del credi­to ». Il secondo impegno è di contribuire con 21,75 milioni di euro al Fondo centrale di Garanzia per le piccole e me­die imprese. Così si potranno favorire, dice il comunicato del ministero, «almeno 200 milioni di nuovi finanziamen­ti ». Il terzo impegno infine sollecita la sospensione per 12 mesi e senza oneri, del pa­gamento delle rate dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale (compresi i mutui cartolarizzati) ai cassaintegra­ti e a chi perde il lavoro. Il Banco Popolare dovrà rendere operativi, dandone pubblicità, tali impegni entro 6 settimane e sarà il Tesoro a monitorarne il rispetto grazie alle informazioni fornite di­rettamente dalla banca. Il pro­tocollo avrà validità sino a quando i titoli emessi «saran­no in essere». Cioè fino a quando il Banco Popolare non abbia esercitato la facol­tà di riscatto per tutti i Tbond sottoscritti dal Ministero del­l’Economia. Dopo il Banco Popolare, che era stato il primo a pre­sentare la richiesta di titoli al Tesoro, dovrebbe toccare a Mps. Il parere della Banca d’Italia sulla richiesta della banca senese (circa 1,9 miliar­di) è infatti in dirittura d’arri­vo. A seguire sono in attesa del via libera della Vigilanza di via Nazionale la Popolare di Milano (500 milioni) e Uni­credit. Mentre nessuna richie­sta è stata finora formulata da Intesa Sanpaolo che co­munque ha deciso di ricorre­re ai Tremonti bond fino ad un massimo di 4 miliardi di euro entro il primo semestre dell’anno. quindi probabile che la richiesta arriverà al mi­nistero a alla Banca d’Italia per il previsto parere entro la fine del mese di giugno.