Luigi Grassia, La stampa 19/06/2009, 19 giugno 2009
SCEICCHI E RUSSI SFIDANO LA CRISI
Si stanno combinando meno affari del solito quest’anno al Salone dell’aeronautica. I grandi acquirenti dei costruttori di aerei civili sono quelle stesse compagnie di volo federate dalla Iata che quest’anno, secondo la loro stessa associazione, si avviano a perdere un totale di 9 miliardi di dollari. inevitabile che gli ordini di aerei di linea ne risentano. Lo choc è particolarmente forte perché fino a 12 o al massimo 18 mesi fa il settore era in crescita tumultuosa. Al paragone, soffre un po’ meno l’aeronautica militare, non perché i governi stiano spendendo tanto in armi (anzi, con la crisi tagliano un po’ pure loro) ma perché i grossi ridimensionamenti sono già avvenuti negli anni passati, dopo la fine della guerra fredda, e non c’è spazio per crolli traumatici negli ordinativi. Certo, Obama spenderà in armi meno di Bush e le industrie americane accuseranno il colpo, e se l’aereo europeo da trasporto militare A-400 verrà davvero cancellato questo sarà una batosta per Airbus.
Nel settore civile c’è qualcuno che fa eccezione alla generale politica della lesina e sono le compagnie degli sceiccati del Golfo Persico. La Etihad degli Emirati Arabi uniti ha fatto uno dei pochi botti di Le Bourget annunciando una maxi commessa di motori: un totale di ben 14 miliardi di dollari che vanno a beneficiare GE Aviation, Rolls-Royce, Engine Alliance e International Aero Engines. Si tratta però della conseguenza di un annuncio di un anno fa al Salone britannico di Farnborough: questi propulsori serviranno a equipaggiare gli Airbus e i Boeing ordinati allora. Un’altra compagnia del Golfo, la Qatar Airways, ha firmato un contratto per 24 Airbus. Si distinguono anche i russi, visto che una loro compagnia (Avialeasing) ha ordinato 24 velivoli regionali Superjet 100 co-prodotti da Sukhoi e dall’italiana Alenia. Per il resto si firmano contratti, alcuni anche miliardari, ma non sono tante le compagnie che possono permettersi di comprare gli aerei a decine per volta.
In tempi di vacche magre c’è chi propone il cacciabombardiere low cost. Una società del Texas (Air Tractor) che di solito fabbrica aerei per spargere gli insetticidi sui campi ha modificato un suo modello aggiungendo due mitragliatrici e due bombe. Questo AT-802U costa solo 900 mila euro. Regalato.