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 2009  giugno 19 Venerdì calendario

«SCORDATE IL PORNO»: LO SLOGAN DI EROTICA MAXI-FIERA AMERICANA


LOS ANGELES – Nella capitale del multimediale c’è an­che una full immersion, una sorta di festival (con tanto di premi in diverse categorie) chiamato «Erotica L.A.»: shop­ping, film, show, body art, fashion, memorabilia, hot-li­ne, incontri con le più note star dell’hard o del soft, ogget­tistica, libri, graphic novel d’arte erotica o biografie «sex and loving» di protagonisti del filone, oltre a una presen­tazione massiccia di compagnie di dvd con anteprime di adult movies spesso firmati anche da autori.
 una manifestazione che regista sempre il tutto esauri­to con un pubblico vario, composto anche da tantissime donne ed è una delle più seguite in una metropoli dove per tutto l’anno finisce un festival e ne comincia un altro. Infatti, appena concluse «Erotica L.A.» e la rassegna «Ho­la Mexico», oggi inizia il Los Angeles Film Festival e subi­to dopo la 27ª edizione del più importante Festival di film gay e lesbo, l’«Outfest».
«Erotica L.A.» batte per presenze ogni altro appunta­mento e si svolge ogni anno per tre giorni nell’immenso Los Angeles Convention Center a Downtown. In barba a Hollywood, ha anche un tappeto rosso sul quale sfilano le star, a cominciare da Jenna Jameson, Jessica Drake e Belladona.
«Erotica L.A.», però, quest’anno si è tenuta in un clima infuocato perché è sotto inchie­sta l’intera industria del cosiddetto sex cinema, che ha le basi nella San Fernando Valley ed è un immenso salvadana­io (oltre 12 milioni di dollari all’anno di utili netti). Il set­tore mira a non essere più definito porno, ma Adult Enter­tainment. Il giro d’affari non è stato affatto scalfito dai siti pornografici giudicati «robaccia» da tutti i professio­nisti del genere.
Un’inchiesta a vasto raggio è in corso dopo che un’attri­ce è stata scoperta sieropositiva ai test obbligatori ogni 30 giorni. Prima di presentare il suo Flesh Hunter 2, il regista e produttore Jules Jordan ha dichiarato: «Nella Val­ley ci sono oltre 200 compagnie di produzione di intratte­nimento per adulti, danno lavoro a oltre 1.200 attori e a più di 5000 persone. Il nostro lavoro è come quello degli stuntmen: il rischio c’è sempre. Il dibattito oggi si focaliz­za sull’uso del preservativo oppure no ed è pretestuoso per arrivare a un altro dibattito politico. Il Governo deve aiutare l’industria dell’intrattenimento per adulti, come sta chiedendo a gran voce Larry Flint, e quali censure si devono mettere in atto sul web e nei circuiti specializza­ti? ». I responsabili della casa di produzione Wicked Pictu­res hanno detto: «Oltre 50 mila visitatori paganti hanno affollato ogni giorno ’Erotica L.A.’. Dal 1993, la Wicked realizza commedie, drammi, melò, avventure epiche, sto­rie etniche. I test vanno fatti ogni settimana». Il regista canadese, laurea alla Columbia University in Commercial Art e Advertising (pubblicità), afferma serissimo: «I no­stri film contano milioni di fan e domani racconteranno la ’sexual culture’ del nostro tempo».