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 2009  giugno 17 Mercoledì calendario

CORSIVO

La sparatoria del far west napoletano è sta­ta ripresa dalle telecamere del­la stazione della ferrovia Cu­mana che hanno restituito, do­po due settimane, la sequenza di morte e indifferenza di quel pomeriggio di fine maggio. I sicari, alcuni già identificati, arrivarono su quattro moto. Erano le 19.47 del 26 maggio. Spararono passando davanti all’affollata stazione di Monte­santo. Era una prova di forza tra camorristi delle famiglie Sarno-Ricci e Mariano. Un ra­gazzino di quattordici anni ri­mase ferito ma Petru Birlande­anu, un musicista romeno che viveva suonando la fisarmoni­ca sui treni, fu colpito a una gamba e al torace mentre con la moglie cercava riparo nella stazione. Petru arrivò ai tor­nelli e cadde al suolo. Accanto c’erano altri viaggiatori che guardavano incuriositi. Nel vi­deo c’è chi parla al telefonino chi si preoccupa di obliterare il biglietto. «Per mezz’ora Pe­tru è rimasto per terra senza che nessuno facesse niente’ raccontò la compagna di Pe­tru ”. Dopo c’era anche chi mi scattava foto. Per il ragaz­zo italiano è arrivata un’ambu­lanza, per noi molto tempo do­po, solo quando era già mor­to ». La ragazza è tornata con i due figli a Iasi, in Romania. Il biglietto aereo messo a dispo­sizione dal Comune di Napoli era di sola andata.