Andrea Scanzi, La stampa 17/06/2009, 17 giugno 2009
SCANNARSI SUL WEB PER 10 POSTI SALMA
All’asta era stato già messo tutto: quadri, vestiti, feticci. Persino la democrazia. Ma i loculi no. L’ultimo tabù è stato abbattuto dall’Ama, l’Azienda Municipale di Roma. Si entra nel sito e, comodamente, ci si sceglie il proprio sepolcro. Una fortuna che neanche Foscolo.
Le proposte, per ora, sono 34: otto al Verano, 24 al Flaminio e due a Maccarese. Il bando fa quasi venire voglia di morire, tanto per godersi subito l’estremo giaciglio. La tomba più desiderata, al Pincetto del Verano, è «un manufatto in stile classico, con elementi ornamentali in travertino». Praticamente una suite, sembra quasi il mausoleo di Arcore. «La chiusura è in marmo di Carrara, con fasce in bardiglio». Molto glamour, anche se verosimilmente nessuno sa cosa sia un «bardiglio» (ma non è il caso di star lì a sindacare, quando si parla di Aldilà). «La cappella è provvista di camera sepolcrale con capienza di 10 posti salma». Così uno può morire in compagnia (e far due chiacchiere nei ritagli di eternità).
Ce n’è per tutti i gusti, anche il trapasso ha il suo tariffario: 312 mila euro per una cappella, 24 mila per una tomba a terra al Verano. La concessione è settantacinquennale (poi uno si sveglia e lascia il posto a un altro). Occorre affrettarsi, il bando scade il 24 luglio e si prevede ressa tra gli i morituri.
Gli agognanti possono scegliere il sarcofago bramato, immaginandosi Tutankhamon, visitando virtualmente la mappa del cimitero grazie a Google Earth (non è una battuta). L’idea è anche del sindaco Gianni Alemanno, desideroso di ammodernare 34 sepolcri in stato di abbandono. Finora i soldi non si erano trovati, l’asta è la mossa della disperazione.
Verrebbe da chiedersi chi mai possa scannarsi sul web per un loculo, ma il sogno contemporaneo è essere famosi, o anche solo amici di famosi: se non in vita, almeno in morte. Ecco il perché della riffa: non solo il comfort (a star sdraiati, alla lunga, ci si indolenzisce) o la piacevolezza dell’arredo (non di secondaria importanza, per quanto solitamente si usi dormire a occhi chiusi). Più che altro, se vinci la tua tomba preferita, ottieni in cambio la vicinanza col tuo vip del cuore.
Quel sepolcro al Verano è accanto a Goffredo Mameli (vuoi mettere cantare l’Inno da morti?), quell’altro ad Albertone. Il musicofilo canticchierà con Rino Gaetano, il letterato riposerà a fianco d’Ungaretti, il nostalgico a tu per tu con Almirante. Impossibile rinunciare.
l’ultima frontiera dello scibile umano: non tanto pagare per morire in prima fila (a quello c’eravamo già arrivati), ma svenarsi per ottenere la più invidiata delle tumulazioni. E vedere di nascosto l’effetto che fa. Loculi di gloria.
Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale, vengo anch’io? Sì, tu sì.