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 2009  giugno 17 Mercoledì calendario

TUTTIFRUTTI


Se le badanti straniere tornassero a casa
Umberto Bossi rispose qualche anno fa a Lucia Annunziata, che gli chiedeva cosa sarebbe suc­cesso del debito pubblico in caso di secessio­ne, con una grassa risata: «Il debito pubblico italiano? Il Nord è ricco: lo paghiamo noi!» Dif­ficile che, di questi tempi, si avventurerebbe ancora in fra­si del genere. E forse sarebbe il caso se lo ricordasse, perfi­no al di là di un minimo di civismo, anche il segretario vicentino della Lega Nord Alessio Sandoli. Il quale, pole­mizzando sulla «Festa delle badanti», la prima simile in Italia organizzata dal Comune berico, ha sbuffato: «La scorsa settimana era stato il turno delle badanti, ora tocca agli immigrati, probabilmente la prossima volta toccherà ai terroristi islamici e poi alle prostitute. E i vicentini? Quando il Comune penserà anche ai propri cittadini? A quando una festa per coloro che sono nati e cresciuti a Vicenza?».

Parole bacchettate dal sindaco di centrosinistra Achille Variati, ipotizzando «una denuncia per il reato di incita­mento all’odio razziale», come «abominevoli, indegne di un Paese civile e dei valori di una città come Vicenza». Era solo «sarcasmo, pratica diffusa nella polemica politica», ha precisato Davide Lovat, re­sponsabile Enti Locali leghi­sta, sparando a zero sul sinda­co: «Il riferimento agli stranie­ri privilegiati come soggetto delle feste è un pretesto per at­tirare l’attenzione sul fatto che i vicentini sono trascurati per­fino nelle cose ludiche, oltre che nei bisogni primari».

Sapete quanto è costata al Comune, stando ai dati ufficia­li, la festa delle badanti? Due­mila euro. Sapete quanto è co­stato il solo concerto dei Buena Vista Social Club offerto dallo stesso Comune a tutti i vicentini nella scia del festi­val del jazz da sempre a carico del Comune compresi gli anni di amministrazione destrorsa e leghista? Venticin­quemila: dodici volte di più.

Vogliamo ora riepilogare altri numeri? Settantasettemi­lioni di euro: questa è la cifra che la Regione Veneto do­vrebbe spendere in più per assistere i soli vicentini anzia­ni che oggi non necessitano di un pubblico ricovero solo perché sono assistiti dalle badanti se queste tornassero do­mani mattina a casa loro. Ma alla cifra, riferita alla sola assistenza quotidiana, andrebbe sommato il peso finanzia­rio esorbitante della costruzione di nuove case di riposo. Che costano, dalle fondamenta all’arredamento, circa 150 mila euro a letto.

Per capirci: se le badanti straniere in provincia di Vicen­za fossero solo cinquemila (in realtà sono 1.520 regolari solo nel capoluogo: più quelle in nero di cui non si sa) e abbandonassero domani mattina tutti gli anziani che assi­stono, la Regione dovrebbe costruire in tutta fretta cinque­mila posti letto per un totale di 750 milioni di euro. Solo per i vicentini.