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 2009  giugno 17 Mercoledì calendario

NASCE IL DANDY «ECOCOMPATIBILE»


Da Bobby Kennedy a Lapo Elkann: sarà lo stile dei nuovi Mastroianni

Non è difficile trovarlo di questi tempi, il giovane dan­dy ecocompatibile. Eccolo ag­girarsi in carne e ossa quan­do non è «in manichino» fra gli stand del Pitti, la grande rassegna di moda maschile che si è aperta ieri tra sorrisi e ottimismi. Perché comun­que nessun «più», ma neppu­re i «meno» previsti: giro d’affari 2008 del settore oltre i 9 miliardi di euro, meno 0,8 per cento rispetto al 2007.

Qualcosina di meglio delle cifre di gennaio che segnava il meno 1,2 per cento. Sarà quindi per questo che c’è qualcosa nell’aria di questo Pitti numero 76, se non è otti­mismo è speranza e qualche anno in meno fra le persone che si aggirano fra gli stand e nelle nuove proposte pre­sentate. Dice per esempio La­po Elkann fra le sue giacche e suoi pantaloni freschi Ita­lian Independent, eleganti e colorati che non è più tempo di velini, calciatori e tronisti. «La crisi spazzerà via la me­diocrità e resterà lo stile, gio­vane, dei nuovi Mastroianni e delle nuove Brigitte Bar­dot ». Dall’altra parte del cor­tile, al megastand di Jaggy, pantaloni cult made in Tori­no, un venticinquenne altret­tanto famoso, solo un po’ più pacioso, quel Bobby Ken­nedy, nipote di Robert ed Ethel, figlio di Ted: jeans co­lorato, camicia bianca di lino aperta, cappello di paglia, portafoglio con santino Oba­ma appiccicato: «Tutta la mia famiglia ha una foto sua con sé, nonna Ethel fu la pri­ma a credere in lui». E con Jaggy perché «eleganza, gio­vane e moderna e fresca – dice abbracciando giacche e accarezzando jeans e parlan­do un bel italiano ”. Ho stu­diato a Bologna e ora girerò un film che parla dell’Italia (abiti Jaggy naturalmente, ndr) e di un venticinquenne americano che la scopra: ve­ra e solare, cucina e moda e cultura». Bobby si sta batten­do per i diritti dell’acqua nel mondo.

«Le battaglie ecologiche devono appartenere alle no­stre generazioni». Facile per un Kennedy? «Facile perché hai tante possibilità, difficile perché hai più responsabili­tà ». C’è qualcosa nell’aria, si diceva. Da Corneliani, padre e figlio, in ottima forma, van­no ben fieri di una botta di colore e spensieratezza alla prima linea di solito più se­riosa: tavolozza degna del Magritte per una serie di giacche false-unite in trame e tessuti di lini e sete e cache­mire dal peso super leggero. Dettaglio tecnico-modaiolo: il blazer s’accorcia. Prendere nota. Da Brooks Brothers l’in­tervento di «sfilatura» di ten­denza è la nuova camicia doppio super, solo per il gio­vanotto europeo che non de­ve chiedere mai. Il tutto in co­lori e colori e colori: dal men­ta al rosa, al bluette al lillà. Double, o di qua o di là, ça va sans dire, con Daniele di Montezemolo, alias Twin, che rallegra cosi i suoi doppi blazer-pull, fra tinte forte, pied de poule o righe. Gli an­ni, l’impermeabilizzato gio­vin signore di Allegri, se li era già tolti: tre linee per ogni tasca e phisyque du role di capi con piglio moderno, dal trench cortino alla saha­riana più lunga. Fuori, al centro della For­tezza, su una lunga stacciona­ta, ogni giorno c’è chi appen­derà le foto di chi va e chi vie­ne: un’altra iniziativa giova­ne di questo Pitti. L’ad Raffa­ello Napoleone è soddisfatto così Gaetano Marzotto e La­po Cianchi, presidente e se­gretario generale, che pre­miano un «giovanotto» ante litteram come Remo Ruffini, (patron di Moncler, Marina Yachting, W+C+H, Henry Cot­tons) quale imprenditore del­l’anno e Beppe Modenese e Mariella Milani, giornalista Rai, alla carriera.