Laura Cesaretti per Il Velino.it rilanciato da dagospia, 17 giugno 2009
Niente ”papi” e tenerezze, stavolta: la ragazza di Bari è molto più agguerrita e munita di armi di distruzione di massa (registratore e telefonino) - i buoni rapporti del veggente otelma d’alema con la locale magistratura (dalle cui fila, ad esempio, arriva il sindaco di Bari)
Niente ”papi” e tenerezze, stavolta: la ragazza di Bari è molto più agguerrita e munita di armi di distruzione di massa (registratore e telefonino) - i buoni rapporti del veggente otelma d’alema con la locale magistratura (dalle cui fila, ad esempio, arriva il sindaco di Bari)... Laura Cesaretti per Il Velino.it Raffaele Fitto Stavolta lo "scoop" lo fa il Corriere della Sera, prendendosi una rivincita postuma - seppure per ora parziale - su Repubblica. Era stato il giornale diretto da Ezio Mauro, infatti, a scovare la festa di compleanno di Noemi a Casoria, ad annunciare la richiesta di divorzio di Veronica Lario e a costruirci sopra una campagna martellante, con tanto di questionario firmato da Giuseppe D’Avanzo. Il Corriere era apparso molto più defilato e meno "sul pezzo". silvio berlusconi - Copyright Pizzi Ora però il quotidiano di Ferruccio De Bortoli si lancia sulla pista barese, e scova la nuova Noemi pugliese, seguendo le tracce di intercettazioni telefoniche finite in un’inchiesta sulla sanità. Niente "papi" e tenerezze, stavolta: la ragazza di Bari è molto più agguerrita. stata lei stessa, si spiega, ad offrirsi al Corriere della Sera per raccontare della propria partecipazione a party romani nella residenza del premier (munita di registratore, giura) e a finire candidata alla comunali per il Pdl. E ora è molto arrabbiata perchè voleva costruire un residence su un terreno di famiglia e il suo sogno non si è realizzato. La pista pugliese, a concatenare gli indizi di questi giorni, riporterebbe dritti dritti alle "scosse" di D’Alema, quelle annunciate in diretta tv a "In mezz’ora", e spiegate poi dalla stessa intervistatrice, Lucia Annunziata, in una intervista al Corriere in cui si evocava una possibile "crisi istituzionale" che potrebbe scaturire dall’arrivo di "altri scandali, altre foto spiacevoli", da "storie torbide". Patrizia D’Addario LUCIA ANNUNZIATA - copyright PizziEra stato successivamente il ministro Raffaele Fitto, pugliese doc, a chiedersi pubblicamente se D’Alema fondasse la propria "preveggenza" sul fatto di essere a conoscenza di qualcosa di ancora ignoto ai più, grazie alle sue frequentazioni pugliesi e, soprattutto, ai suoi buoni rapporti con la locale magistratura (dalle cui fila, ad esempio, arriva il sindaco in ballottaggio di Bari, Emiliano). Nel qual caso, le "scosse" sarebbero dovute piuttosto a "trame" in cui il leader Pd avrebbe un suo ruolo. Oggi dunque, grazie al Corriere (che a D’Alema è tornato a piacere molto, come ammette lui stesso, dopo il passaggio di testimone tra il suo arcinemico Mieli e De Bortoli) il caso pugliese viene alla luce. E Berlusconi se lo ritrova servito al ritorno da una missione americana che è andata assai bene in termini di immagine e dove è stato accolto con confidenziali pacche sulle spalle e dichiarata stima e "friendship" da Barack Obama. Cosa che, fa notare il Foglio in un ironico editoriale intitolato alla romana "Quanto je rode", lascia un po’ sbalestrati coloro che già prevedevano una nuova "brutta figura internazionale", da Repubblica all’ex ministro degli Esteri D’Alema. [17-06-2009] dagospia