Luciano Mondellini, Milano Finanza 17/6/2009, 17 giugno 2009
L’auto europea ha toccato il fondo - Il mercato europeo dell’auto ha continuato anche a maggio il suo periodo nero, facendo registrare il 13esimo mese consecutivo in cui le immatricolazione nel Vecchio continente sono risultate inferiori a quelle del corrispondente mese del 2008
L’auto europea ha toccato il fondo - Il mercato europeo dell’auto ha continuato anche a maggio il suo periodo nero, facendo registrare il 13esimo mese consecutivo in cui le immatricolazione nel Vecchio continente sono risultate inferiori a quelle del corrispondente mese del 2008. Tuttavia i dati di maggio hanno anche evidenziato una significativa attenuazione della caduta delle vendite rispetto ad aprile, lasciando quindi trasparire i primi segni di uscita dalla crisi in tempi brevi. Fondamentali in questo senso sono stati gli incentivi varati da numerosi governi europei per agevolare l’acquisto di veicoli a più basse emissioni di CO2. Le vendite a maggio sono infatti calate solo del 3,2% in Europa occidentale rispetto all’11,6% di aprile, mentre nell’intero Vecchio Continente il calo è stato del 4,9% rispetto al 12,3% registrato ad aprile. E la situazione potrebbe migliorare ulteriormente a giugno, grazie anche agli effetti degli incentivi da poco introdotti dai governi britannico e spagnolo. L’effetto incentivi è anche alla base del fatto che a beneficiare di più di questo miglioramento sono le case produttrici di auto medio-piccole come Fiat e Volkswagen, visto che le sovvenzioni statali si rivolgono soprattutto a vetture medio-piccole (che sono quelle a più basso volume di emissione). Non sorprende quindi che tra i modelli più venduti ci siano la Volkswagen Golf, la Ford Fiesta e la Fiat Punto. Più in particolare, la Volkswagen, trainata dalle vendite della Golf, è cresciuta del 5,3% in Europa occidentale e del 3,1% in tutti i 27 Paesi Ue, consolidando la leadership sul mercato continentale. La Fiat, anch’essa uscita indenne dalla tornata di maggio, ha segnato un incremento del 2,5% in Europa occidentale e del 2% nell’intero continente, portando la quota di mercato rispettivamente al 9,3% (dall’8,8% del maggio 2008) e al 9,2% (dal 8,5%). Ovvia quindi la soddisfazione del Lingotto, che in un contesto di difficoltà generale riesce ad aumentare il proprio peso sul mercato europeo nel dato anno su anno. Attenzione, però. La Fiat a maggio ha venduto meno auto rispetto ad aprile (111 mila contro oltre 116 mila) e se invece che al maggio 2008 si guarda ai dati del mese scorso (quando il Lingotto aveva fatto segnare vendite in crescita del 5% rispetto a un calo del mercato di quasi il 12%) si nota che un mese fa la quota di mercato della Fiat in Europa occidentale era del 10% (terzo posto in Europa) e si attestava al 9,7% nell’intero Vecchio Continente. Segno evidente che il miglioramento in atto ha contenuto i crolli di vendite di numerose case europee limando la quota di mercato di Torino. Nonostante i buoni risultati sulle immatricolazioni, la seduta di borsa non è stata brillante per il titolo del Lingotto, che eri ha registrato un calo del 2,1% a 7,34 euro, complice la seduta in ulteriore arretramento di Piazza Affari e di numerose borse europee. Intanto la casa torinese ha siglato con la Banca europea per gli investimenti (Bei), rappresentata per l’occasione dal vicepresidente Dario Scannapieco, un contratto per un finanziamento da 400 milioni finalizzato a sostenere progetti di ricerca e sviluppo del gruppo torinese. Mentre oggi a Nuova Delhi è previsto il lancio della Grande Punto sul mercato indiano.