varie, 16 giugno 2009
COME RISPARMIARE BENZINA, PER VOCE ARANCIO
Nelle settimane tra maggio e giugno il prezzo della benzina è tornato ai livelli dell’autunno 2008 e ha superato quota 1,3 euro al litro. «Rincari speculativi» per le associazioni dei consumatori, che quantificano in 144 euro all’anno il costo degli ultimi aumenti per ogni automobilista.
Nel 2008 la European Petroleum Industry Association (Europia) e la Commissione Ue hanno lanciato la campagna ”Risparmia carburante. E molto di più”, accompagnata da un decalogo. Questi i primi consigli:
• provvedere alla manutenzione dell’auto e controllare regolarmente il livello dell’olio;
• controllare la pressione delle gomme una volta al mese (con le gomme sgonfie, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, il consumo di carburante può aumentare fino al 4%);
• rimuovere pesi inutili dal bagagliaio e dai sedili;
• Chiudere i finestrini, soprattutto alle alte velocità. Rimuovere il portapacchi se non lo si utilizza ed evitare accessori che penalizzano l’aerodinamica dell’auto. In tal modo il consumo di carburante può diminuire fino al 10%;
• Usare l’aria condizionata solo se necessario e in modo corretto. Il suo uso superfluo può far aumentare fino al 5% il consumo di carburante;
• Evitare di riscaldare il motore a veicolo fermo e spegnerlo quando la sosta dura più di un minuto. I motori moderni consentono di utilizzare l’auto a freddo, immediatamente dopo l’accensione, riducendo in tal modo i consumi.
Innovazioni: il sistema Stop & Start, che fa spegnere automaticamente il motore quando il veicolo si ferma (semafori, code, traffico) e lo riavvia non appena chi guida lascia il pedale del freno o usa la frizione. In base al nuovo ciclo comunitario di guida Nedc (New European Driving Cycle) è stato calcolato un risparmio fino al 5% di carburante, a seconda del veicolo. Già equipaggiati con questo dispositivo alcuni modelli Fiat, Bmw, Mercedes, Toyota ecc.
Il mensile specializzato Quattroruote calcola che l’aggravio di consumo che deriva dal maggior peso dell’auto «è pari a circa un terzo dell’extrapeso stesso, in proporzione a quello dell’auto. Esempio: se la vettura pesa 1500 kg, un carico di 15 kg (ovvero l’1% della massa dell’auto) fa aumentare il consumo dello 0,35%».
Il circuito umbro di Magione ha ospitato, tra il 28 febbraio e il primo marzo, la terza edizione della 25 Ore, gara ”Energy saving” riservata a vetture di serie. La manifestazione premia l’auto che ottiene il miglior risultato in funzione del consumo medio di carburante, della velocità media di esercizio e del peso del veicolo. Quest’anno ha vinto una Peugeot 308 1.6 diesel, equipaggiata con pneumatici Michelin Energy Saver: ha concluso la 25 Ore (24 in pista) mantenendo una media di 4,3 litri di gasolio ogni cento chilometri (23,24 chilometri con un litro di carburante) e percorrendo in totale 1626,7 chilometri.
A Magione si portano all’estremo i comportamenti per una guida al risparmio. Antonio De Felice, giornalista e pilota, membro dell’equipaggio di Auto Oggi che ha vinto: «Abbiamo viaggiato con vetri chiusi, radio e climatizzatore spenti, vettura completamente scarica, anche della ruota di scorta».
Roberto Papini, pilota, direttore della Scuola di guida sicura dell’Autodromo dell’Umbria: «L’assetto è importante: rollio e beccheggio frenano la macchina. E in curva, se non si possono usare sulle strade normali le traiettorie che si seguono nei circuiti, è bene comunque guidare in modo pulito e lineare: niente frenate brusche all’ingresso e strappi all’uscita ma un progressivo rallentamento prima, la curva con un filo di gas o senza e una accelerazione dolce dopo».
Altri suggerimenti del decalogo dei petrolieri e della Ue:
• Mantenere una velocità moderata in autostrada;
• Inserire appena possibile le marce alte;
• Cercare di anticipare la dinamica del traffico. Prestare più attenzione al traffico davanti a sé per evitare di fermarsi e ripartire inutilmente.
Dalla pista alla strada. Tra i comportamenti al volante che può adottare anche un automobilista normale: «Nessuno nel nostro equipaggio ha mai cambiato oltre i 1900 giri» (De Felice). Tra quelli che è meglio non adottare se non si è piloti professionisti: «Spesso abbiamo affrontato le curve in folle».
Dai ”Consigli per risparmiare senza rinunce” pubblicati da Quattroruote: «Passare al più presto alle marce alte compatibilmente con le caratteristiche del percorso e della vettura. In linea di massima, si deve tenere il motore a benzina o a gas tra 1500 e 2500 giri e il diesel tra 1300 e 2000. Tenendo una marcia più alta si porta a far lavorare il motore in condizioni di miglior rendimento. Naturalmente, se si deve riprendere rapidamente velocità o se si deve affrontare una pendenza, è necessario innestare il rapporto del cambio più adatto».
Innovazioni 2: la spia Sil (Shift indicator light) sulla nuova Honda Civic, che suggerisce quando è il momento di cambiare marcia per risparmiare carburante.
«L’ideale è mantenere il motore in prossimità del picco di coppia, che in genere coincide con la metà della potenza. I dati con le curve di coppia e di potenza, e la traduzione per l’automobilista in numero di giri del motore, sono nel libretto di uso e manutenzione dell’auto. Basta consultarlo» (De Felice).
Se la velocità raddoppia, la resistenza aerodinamica (e di conseguenza la richiesta di potenza) quadruplica: anche piccole riduzioni dell’andatura, perciò, hanno un effetto considerevole sui consumi. Quattroruote sulla velocità di crociera: «Passando da 130 a 110 km/h il consumo può diminuire anche del 30% secondo l’auto». A fare la differenza sono anche forma e dimensioni della carrozzeria: «Per viaggiare a 100 km/h un Suv come l’Audi Q7 3.0 V6 Tdi richiede 39,6 cavalli, mentre la più compatta ”allroad” con identica meccanica ne assorbe 27,3. Risultato: a 100 km/h la prima consuma 9 litri/100 km, la seconda 6,7 (il 25% in meno)» (Quattroruote).
Sul sito americano www.ecodrivingusa.com si può calcolare quanto si risparmia con un comportamento di guida virtuoso. Basta inserire il numero di miglia che si percorrono mediamente in un anno e il consumo medio della propria auto e poi indicare quali fra quattro buone abitudini di guida si seguono. Esempio (con unità di misura americane): se si percorrono mediamente 11.000 miglia all’anno e il consumo medio è di 26,7 miglia per gallone, solo mantenendo una corretta pressione delle gomme e accelerando e frenando dolcemente si risparmieranno 130 dollari all’anno.
Nel 2008 la Ford organizzò a Phoenix, in Arizona, un corso di quattro giorni di eco-guida. Al termine i 48 automobilisti che avevano partecipato erano in grado di risparmiare in media il 24% di benzina rispetto alle loro abitudini precedenti (risultati supervisionati dallo Sports Car Club of America).
Le auto piccole in termini assoluti consumano meno. Un motore diesel consuma in genere meno di uno a benzina di pari potenza.
Innovazioni 3: l’auto ibrida, elettrica e a benzina. Primi i modelli giapponesi di Toyota e Honda, ora tocca all’Europa: Mercedes esordisce con l’ammiraglia del marchio, la nuova classe S, la Bmw serie 7 Active Hybrid sarà presentata al Salone di Francoforte in settembre. Secondo i produttori le auto ibride dovrebbe abbattere i consumi del 20%. Ma per la rivista francese Auto-Journal, che ha condotto alcuni test, la riduzione dei consumi rispetto a una vettura di pari potenza spesso è minima.
I consumi delle auto dichiarati dalle case produttrici sono il frutto di test standard condotti non su strada ma simulando la marcia su rulli speciali (il che permette di confrontare i risultati di modelli e Paesi diversi). Il test dura circa venti minuti: per 780 secondi si misura il consumo urbano, per 400 quello extraurbano, per una decina di secondi si finge di andare in autostrada a 120 chilometri orari. Nessuna forte accelerazione, nessuna brusca frenata.
Alla fine del 2007 il settimanale tedesco Auto Bild ha pubblicato i dati di una prova su strada di alcuni modelli. I consumi sono arrivati a essere superiori del 53% rispetto al dato dichiarato dal costruttore (esempio: un’auto di grossa cilindrata tedesca che invece dei 15,9 litri di benzina per 100 chilometri, indicati dalla casa, ne consumò 24,3).
Nel 1996 Greenpeace presentò in Svizzera il prototipo di una Renault Twingo modificata nella carrozzeria, nel motore (un 358 cc con compressore volumetrico al posto dell’originale), nelle ruote e di conseguenza nel peso e nell’aerodinamica, che consumava dai 3,26 ai 3,75 litri di gasolio per 100 chilometri (una riduzione di circa il 50% rispetto alla Twingo allora in commercio). La Twingo 1.5 diesel prodotta dalla Renault consuma oggi 5,2 litri nel ciclo urbano, 3,8 nell’extraurbano, 4,3 nel misto (dati dichiarati dal costruttore).
Nel 2010 Volkswagen metterà in commercio la nuova Polo BlueMotion: motore a 3 cilindri diesel TDI common-rail da 1.200 cc, in grado di percorrere 100 chilometri con 3,3 litri di gasolio. Per coprire la stessa distanza, all’americana Buick Estate degli anni Settanta (una station wagon con motore a 8 cilindri di 5.736 cc) occorrevano 14,9 litri di benzina.
Entro il 2016 le auto vendute negli Stati Uniti non potranno consumare in media più di un litro di carburante per 14,4 chilometri, un miglioramento del 40 per cento rispetto agli standard attuali (e molto di più rispetto ai 5,5 della Estate di trent’anni fa). La decisione è stata annunciata il 19 maggio dal presidente Obama. Pur con un aumento iniziale del costo delle automobili di circa 600 dollari, la maggiore efficienza dal punto di vista dei consumi consentirà agli automobilisti di risparmiare 2.800 dollari nell’arco di vita del veicolo. Per gli Stati Uniti, nel complesso, vorrà dire un risparmio di 1,8 miliardi di barili di petrolio, cioè «più di quanto abbiamo complessivamente importato lo scorso anno da Arabia Saudita, Venezuela, Libia e Nigeria» (Obama).
Ultima auto personale del presidente Obama: una Ford Escape ibrida.
Risparmiare al distributore. In maggio il Senato ha detto sì alla pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti praticati da ogni singolo impianto di distribuzione. Il gestore dovrà comunicarlo al ministero dello Sviluppo economico entro sei mesi. Un sistema di confronto dei prezzi ai singoli distributori è già disponibile sui siti www.pienorisparmio.it e www.prezzibenzina.it
Suggerimenti non ufficiali per una guida più economica (dal blog Guadagno risparmiando):
• Fare benzina o la mattina presto o la sera tardi: la benzina è più densa quando la temperatura è bassa, ma le vecchie pompe di benzina sono sprovviste di un apparecchio che controlla la densità in rapporto alla temperatura;
• Tenere l’auto pulita, soprattutto il tetto e il cofano del motore. Lo sporco crea resistenza aerodinamica.
Ultimo consiglio dell’Associazione petrolieri e della Commissione europea per risparmiare benzina:
• Prendere in considerazione la condivisione dell’auto (car sharing) sia per il lavoro che per il tempo libero. Si contribuirà a ridurre il traffico e il consumo di carburante.