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 2009  giugno 16 Martedì calendario

Licei, caccia al docente poliglotta - Via libera del consiglio dei ministri alla riforma. Si parte dal 2010 con le prime e seconde classi - Nei linguistici una disciplina va insegnata in idioma straniero - Via libera del consiglio dei ministri al regolamento che ridisegna i licei

Licei, caccia al docente poliglotta - Via libera del consiglio dei ministri alla riforma. Si parte dal 2010 con le prime e seconde classi - Nei linguistici una disciplina va insegnata in idioma straniero - Via libera del consiglio dei ministri al regolamento che ridisegna i licei. La riforma partirà dall’a.s. 2010/2011 (si veda IO di martedì scorso) con le prime e le seconde classi delle scuole di istruzione secondaria di II grado. Saranno sei i percorsi liceali: liceo classico, che perde la sua spartizione tra ginnasio e liceo, scientifico, artistico, linguistico, liceo delle scienze umane, liceo musicale e coreutico. Questi due ultimi, una novità assoluta. Sei licei al posto degli attuali 396 indirizzi e delle attuali sperimentazioni. Generale la riduzione oraria: vengono previste 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e al quinto ed ultimo anno. Fa eccezione il classico (31 ore negli ultimi tre anni) e l’artistico. Sul fronte delle materie, è previsto un incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze ma anche il potenziato l’insegnamento delle lingue straniere. Con la previsione dal terzo anno dei linguistici dell’insegnamento di una disciplina non linguistica in un idioma straniero. Opzione, questa, che è già stata introdotta con successo in alcune facoltà universitarie di economia. Una previsione che però nelle scuole creerà difficoltà applicativa, visto che chi insegna filosofia o matematica, per esempio, non è tenuto a saperla insegnare in inglese. Un’altra importante novità è rappresentata dal fatto che il latino sarà obbligatorio nei classici, scientifici, linguistici e delle scienze umane, volontario negli altri. Il liceo scientifico, poi, avrà due indirizzi: uno a forte componente tecnologica e l’altro più tradizionale. Accantonato definitivamente il progetto del liceo tecnologico, dunque, l’esecutivo ha ritenuto di non rinunciare all’opzione tecnologica, senza però sacrificare troppo le materie umanistiche del liceo scientifico tradizionale. Alle quali pure è dedicato un indirizzo specifico. E nell’indirizzo tecnologico è presente anche una buona dose di informatica. La suddivisione in indirizzi è presente anche nel liceo artistico e dovrebbe servire ad evitare, in qualche misura, l’omologazione delle varie specializzazioni presenti nei vari percorsi di studio oggi in vigore. Sono previsti 2 indirizzi anche per il liceo delle scienze umane. Il primo indirizzo ingloberà quello che rimane del liceo pedagogico e del magistrale. Ed avrà il suo sbocco naturale verso le facoltà universitarie dalle quali si accede all’insegnamento. Il secondo, invece, avrà un orientamento economico-sociale e formerà competenze particolarmente utili in vista della frequenza di facoltà universitarie, come per esempio: scienze politiche, economia, ma anche giurisprudenza e sociologia. Si tratta peraltro di orientamenti non tassativi, perchè tutti i licei conserveranno la loro natura generalista, sebbene con qualche correzione in senso specialistico.