Luciano Mondellini, Milano Finanza 16/6/2009, 16 giugno 2009
Opel-Magna conviene solo ai russi - Per il commissario ue verheugen mosca è l’unica a rischiare poco nell’operazione Inversione di rotta del politico tedesco, ex strenuo avversario dell’opzione Fiat: gli ex-sovietici avranno accesso a una tecnologia più moderna, mentre i costruttori europei si ritroveranno un concorrente in più
Opel-Magna conviene solo ai russi - Per il commissario ue verheugen mosca è l’unica a rischiare poco nell’operazione Inversione di rotta del politico tedesco, ex strenuo avversario dell’opzione Fiat: gli ex-sovietici avranno accesso a una tecnologia più moderna, mentre i costruttori europei si ritroveranno un concorrente in più. Bruxelles esaminerà l’intesa a fondo - La soluzione Magna adottata per Opel avvantaggia soltanto i russi. Per questo le autorità europee dovranno esaminare a fondo i contenuti del progetto prima di concedere il via libera. Parola del commissario europeo all’Industria, Guenter Verheugen, che dopo essere stato uno strenuo oppositore della Fiat nella vicenda Opel, adesso non sembra gradire neppure la soluzione Magna, aggiungendosi di fatto alle voci che vogliono la partita per la controllata tedesca di General Motors ancora aperta. «La Commissione Europea non deve lasciar passare l’operazione in maniera automatica, deve esserci un esame da cima a fondo dell’accordo che sembra avvantaggiare solo la controparte russa», ha spiegato Verheugen al quotidiano tedesco Die Welt. L’esame deve servire a sapere «se l’operazione scelta assicuri veramente che sul lungo termine Opel sopravviva e sia competitiva». Secondo il commissario Ue il fatto che non si sia trovato nessun investitore in tutto il mondo che porti avanti le attività di GM Europe senza alcun aiuto pubblico mostra che il rischio per l’azienda è molto elevato. «Gli unici a correre relativamente pochi rischi entrando in General Motors Europe sono i russi» perché «avranno accesso a una tecnologia più moderna per costruire una loro industria automobilistica, adatta per le esportazioni». Inoltre a peggiorare le cose per l’economia europea, vi è il fatto che «i governi russo e americano avranno il 35% del capitale ciascuno (tramite GM e Sberbank rispettivamente, ndr) e il 20% andrà a una società di componentistica d’auto (Magna, ndr) che alla fine non sarà più solo un fornitore dei costruttori europei ma un loro concorrente», ha spiegato il commissario Ue, che ha poi concluso: «Bisogna ammettere che le decisioni chiave dell’azienda non potranno esser prese senza l’assenso dei governi di Mosca e Washington». Ieri intanto è stato annunciato che l’ex vice presidente di GM, Bo Andersson, entrerà nel cda della casa automobilistica russa Gaz, che nel piano Magna, dovrebbe rivestire il ruolo di partner industriale di Opel. Probabile quindi un suo ruolo operativo nella gestione della casa tedesca se l’intesa andasse in porto. In borsa ieri tutto il settore automobilistico ha subito una pesante ondata di vendite in attesa dei dati sulle immatricolazioni europee previste per oggi. Fiat è scivolata del 4.52% a 7,5 euro.