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 2009  giugno 15 Lunedì calendario

Tombini. Sottovalutati, calpestati, ignorati. Non ci si pensa mai ma ad aprirli si scopre un mondo. Sotto di loro scorrono cavi, tubi, acqua, fogne, topi, una città sotto la città

Tombini. Sottovalutati, calpestati, ignorati. Non ci si pensa mai ma ad aprirli si scopre un mondo. Sotto di loro scorrono cavi, tubi, acqua, fogne, topi, una città sotto la città. Milano poi è la città più cablata d’Italia e Metroweb la titolare della più grande rete in fibra ottica d’Europa. Nella metropoli lombarda la società gestisce una rete con 2.225 chilometri di infrastrutture e 5.100 chilometri di cavi in fibra ottica che corrispondono a 260.000 chilometri di fibra. Proprio per festeggiare il primo decennale dall’avvio del progetto di cablaggio in Fibra Ottica, Monica Nascimbeni, responsabile marketing e comunicazione per Metroweb ha avuto l’idea di nobilitare i tombini della zona Tortona, fino ad un decennio fa area dimessa ed industriale, oggi quartiere creativo e punto di ritrovo per moda e design. Con la collaborazione del curatore Davide Giannella e la supervisione artistica di Gisella Borioli sono stati coinvolti sedici artisti trentenni, già affermati nella "street art" (108, 2501, Abominevole, Bo130, Dem, El Gato Chimney, Faust, Luze, Maba, Microbo, Ozmo, Pho, Santy, Sten&Lex, Ufo5) cui è stato chiesto di reinterpretare la "rete" e di decorare trenta tombini in ghisa raccontando il mondo sotterraneo della fibra ottica. Ne è nata una mostra "open air" che resterà a disposizione di pubblico e pedoni per sei mesi, tra l’altro anche collegata al centenario che si sta celebrando per la nascita del movimento Futurista. Come spiega Alberto Trondoli, Amministratore Delegato di Metroweb: «Nel 2009 ricorre il centenario della nascita del movimento futurista. Ed esiste certamente un filo che lega il Futurismo a "Sopra il Sotto". Elementi fondamentali e distintivi del movimento sono la luce, la velocità, l’innovazione e la tecnologia. Metroweb e la sua rete sono tutto questo. La luce è quella che corre nelle fibre ottiche per portare le informazioni, la velocità è quella dei bit che sfrecciano nella rete e la tecnologia è la base del successo di Metroweb ed è l’elemento che viene esaltato dalle inedite installazioni artistiche di "Sopra il Sotto"». Monica Nascimbeni è partita dal concetto che: «i Tombini sono l’unico elemento che resta alla luce di metroweb, tutto il resto scompare sotto terra, ed il bello dell’arte nasce anche dal piacere di renderla fruibile a tutti. Abbiamo quindi voluto dare agli artisti l’opportunità di avere un supporto autorizzato sul quale esprimersi». Il progetto che ha ottenuto il patrocinio del Comune è stato presentato al pubblico mercoledì scorso. Commenta l’assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory: «Con questa idea la strada diventa uno schermo, la città un racconto dove fibra ottica (la scienza) e fibra nervosa (la comunità) dialogano virtuosamente per una cultura sempre più en plein air». La direzione artistica dei lavori è stata affidata a Gisella Borioli che ha selezionato gli artisti: «La rete per loro è il pane quotidiano. La rappresentano con ghirigori nel cervello, occhi spalancati, microbi informatici, personaggi meccanici, reticoli vari, navi che veleggiano nel mare della conoscenza. Sdoganandoci del tutto dall’idea "graffitara" gli artisti si sono rivelati per quello che sono diventati: pittori creativi e sensibili che convogliano la pulsione a dipingere ovunque, anche sui muri strappati alla notte verso supporti più consoni e sofisticati». (r.fon.)