Financial Times, 15 giugno 2009, 15 giugno 2009
Le piccole e medie imprese indiane soffrono il dumping cinese. Un’indagine condotta dalle Camere di commercio indiane ha rivelato che due terzi delle aziende denunciano un deciso ribasso dei prezzi dei prodotti cinesi durante il 2008 (in una quota compresa tra il 10 e il 70%), e un conseguente calo della loro quota di mercato
Le piccole e medie imprese indiane soffrono il dumping cinese. Un’indagine condotta dalle Camere di commercio indiane ha rivelato che due terzi delle aziende denunciano un deciso ribasso dei prezzi dei prodotti cinesi durante il 2008 (in una quota compresa tra il 10 e il 70%), e un conseguente calo della loro quota di mercato. Gli indiani parlano di "pricing predatorio" dei cinesi che vogliono l’egemonia di vari mercati: l’alimentare, i materiali edili, l’ingegneria pesante, la chimica, il tessile. Il governo indiano ha detto che indagherà, gli serviranno circa 12 mesi per capire se quella di Bejing è concorrenza sleale. L’import indiano dalla Cina è cresciuto del 55% lo scorso anno (a 27 miliardi di dollari) e sarebbe di nuovo in crescita. A gennaio New Delhi ha bandito per 6 mesi le importazioni di giocattoli cinesi, ma dopo 2 mesi il bando è stato ritirato, perché Bejing ha minacciato di rivolgersi al Wto.