La biblioteca dei morti, Glenn Cooper, Traduzione di Gian Paolo Gasperi Editrice Nord, 439 pagine, 18.60 euro, 14 giugno 2009
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti. http://corpifreddi.blogspot Glenn Cooper è uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. La Biblioteca dei Morti è il suo primo romanzo, venduto in 22 Paesi e salutato dal Bookseller come «il debutto più atteso del 2009». http://fantasy.blogosfere.it Sinossi Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti." (fonte: IBS) Commento Ecco come mascherare la fantascienza da thriller e lanciarla sul mercato. Che poi la Nord la fantascienza l’ha sempre venduta, fino a quando ha capito che (almeno qui da noi) non interessava più a nessuno, e quindi si è buttata sulle ultime ibridazioni di un genere che, più di altri, sente il peso degli anni. La Biblioteca dei morti è proprio questo: un’ibridazione che mischia thriller esoterico e fantascienza. Non space opera, si capisce, ma pur sempre science fiction. Come definire altrimenti una trama in cui dei misteriosi esseri dalle sembianze umane hanno trascritto nel medioevo migliaia e migliaia di volumi, riportando le date di nascita e di morte di ogni creatura vivente dall’anno 782 al 2027? Da questo presupposto, il cui mistero ci viene svelato pian piano tramite flashback su tre differenti piani temporali (800, 1200 e 1947), si sviluppa una trama ambientata ai giorni nostri (2009) e che vede due agenti dell’FBI dare la caccia a un misterioso serial killer, Doomsday, che colpisce a casaccio, annunciando la morte delle sue vittime un paio di giorni prima di farle fuori. O almeno così sembra. Se ancora non vi siete convinti che sto parlando di fantascienza, sappiate che nel romanzo in questione c’è una delle più originali e interessanti interpretazione sulla famigerata "Area 51" che mi sia mai capitato di leggere ultimamente. Purtroppo non tutto è perfetto. L’intrigante idea di base si scioglie un po’ confusamente in un thriller piuttosto classico, che ha il sapore di già visto. Ci sono i due agenti dell’FBI, un uomo e una donna (finiranno per innamorarsi? ebbene sì!), c’è un’agenza governativa segreta e illegale che compie esperimenti fregandosene della moralità, c’è (o forse no?) un serial killer imprendibile. Il meglio de "La Biblioteca dei morti" trapela proprio nelle sue parti fantascientifiche e di fringe science. Parti che meritavano qualche approfondimento in più, e anche qualche dissertazione più profonda da parte dei protagonisti, che invece, da buoni yankee, se la cavano alla leggera, sfoderando una semiautomatica e qualche biglietto da cento dollari. Lo stile dell’esordiente Glenn Cooper è discreto, direi molto standardizzato secondo i canoni dei "fanta-thriller" che vanno di moda in questi ultimi anni. Questo vuol dire lasciare poco spazio allo sviluppo psicologico dei protagonisti, concentrandosi piuttosto sulla trama, i colpi di scena e le parti d’azione (che, per fortuna, non sono esagerate né preponderanti). Mi fermerei un attimo a riflettere sul presupposto su cui si basa il romanzo. L’esistenza di un archivio che riporta le date di nascita e di morte (esatte e incontrovertibili) di ciascuno di noi è una stoccata mortale alla teoria sul libero arbitrio. Secondo la tesi (romanzata, per carità) proposta da Cooper, il destino di tutti noi sarebbe scritto ancor prima del concepimento. Da chi? Da Dio, dagli alieni, da forze sconosciute? La domanda rimane in sospeso. Ma come si comporterebbe la gente se sapesse dell’esistenza della Biblioteca? Probabilmente scoppierebbe il caos sociale. Sapendo di non dover morire quel giorno, tutti si sentirebbero autorizzati a essere più violenti/coraggiosi/imprudenti. Viceversa, conoscendo la data del trapasso, moltissimi cadrebbero in uno stato di depressione tale da essere incapaci di reagire. Insomma, un tema interessante e delicato, proposto in temi piuttosto leggeri da Cooper, ma su cui forse vale la pena discutere un po’. Consigliato a: chi cerca un fanta-thriller particolare e con un forte elemento "weird" Scongiliato a: chi proprio non digerisce i personaggi stereotipati dei thriller americani. PS: indovinate perchè gli archivi della Biblioteca si limitano al 2027? http://mcnab75.livejournal.com