Fabrizio d’Esposito per "Il Riformista" rilanciato da dagspia il 12.6.9, 12 giugno 2009
PIZZINI DA UN DIVORZIO – BATTAGLIA TRA ’CORRIERE’ E ’REPUBBLICA’ DIETRO LA LETTERA DI VERONICA? – I BERLUSCHINI HANNO LETTO UN ”ATTO DI PACE TOTALE” MA C’è CHI HA VISTO APRIRSI SULLA LARIO ”L’OMBRELLO RCS”: VEDI IL SERVIZIO DI COPERTINA DI "OGGI"…
Fabrizio d’Esposito per "Il Riformista"
A quattro giorni dal risultato delle elezioni europee e nel pieno della storica e controversa visita di Gheddafi in Italia, Veronica Berlusconi rompe il silenzio con un’altra lettera. Stavolta, però, non a Repubblica, cui negli ultimi due anni ha consegnato missive e sfoghi. A pubblicare, infatti, il breve testo vergato dalla moglie del premier è stato ieri il Corriere della Sera.
La lettera, come ha notato Dagospia, è stata piazzata in prima pagina senza commenti e servizi, nello stesso giorno in cui il quotidiano concorrente di Ezio Mauro riapre il fronte di Noemi con un articolo sui misteri legati al vecchio processo per corruzione al papà della ragazza di Portici, Benedetto Letizia detto Elio. Insomma gli affari privati del Cavaliere riemergono nella settimana post-voto, a corredo della deludente prestazione personale del premier, meno di tre milioni di preferenze.
La lettera di Veronica Lario, che però si firma ancora con il cognome del marito, come ha detto qualcuno «è un vero e proprio pizzino» da decifrare. Lei inizia rivendicando il silenzio delle ultime settimane, nonostante il «brutale infangamento della mia persona, della mia dignità e della mia storia coniugale».
Una premessa in cui si sottolinea il ruolo di moglie e madre che fa la spettatrice e non reagisce, per esempio, alla campagna di Libero contro di lei: dapprima le foto a seno nudo di quando era attrice di teatro, poi l’intervista-choc di Daniela Santanché: «Veronica ha un compagno».
SILVIO BERLUSCONI - copyright Pizzi
Ma su questo Lario interviene in maniera implicita nell’ultimo capoverso. Prima c’è il passaggio più misterioso e difficile da decrittare: «Certo è che la verità del rapporto tra me e mio marito non è neppure stata sfiorata, così come la ragione per cui ho dovuto ricorrere alla stampa per comunicare con lui». Che significa?
Ma il vero messaggio è, appunto, alla fine: «Certo è che l’ho sempre amato e che ho impostato la mia vita in funzione del matrimonio e della mia famiglia». Per alcuni ambienti filoberlusconiani si tratterebbe «di una vera e propria sottomissione, un atto di pace in tutti i sensi, non di guerra, altrimenti avrebbe scelto di nuovo Repubblica». Perché a contare non è solo la sostanza ma anche la cornice.
In questo caso il Corriere del de Bortoli bis, che sulla vicenda Noemi ha tenuto un profilo basso. La lettera è stata recapitata a via Solferino e non alla redazione di Repubblica. Un segnale forte, senza dubbio.
Fonti informate allargano lo spettro della discussione e spiegano come d’improvviso «l’ombrello della Rcs con salotti vari annessi» si sia aperto su Veronica. Sempre questa settimana, infatti, il settimanale Oggi pubblica un ampio servizio sulla moglie del Cavaliere che fa la nonna in vacanza, in una località della Puglia. L’articolo è intitolato significativamente «La solitudine di Veronica».
C’è lei con la madre Flora e con «l’amato nipotino Alessandro», il figlio di Barbara che lei stessa, Veronica, non farebbe più vedere a Silvio. Ma soprattutto si mette in risalto come fra i tre bodyguard che scortano questo quadretto familiare non c’è quello indicato come il suo compagno da Libero, Alberto Orlandi.
Insomma, la combinazione lettera più vacanze farebbe parte di una strategia legale tesa a smentire l’immagine di una coppia separata in casa da tempo, ognuno con la propria vita affettiva, e che mira a una separazione consensuale, non a un divorzio in un clima da guerra mediatica. Una versione, questa, che contraddice «l’atto di pace totale» intravisto da alcuni esponenti berlusconiani, che considerano la lettera anche come una retromarcia clamorosa sul «marito malato che frequenta le minorenni».
In ogni caso, ieri, il premier «era molto di buon umore», come riferiscono dalla sua corte. All’assemblea annuale della Confartigianato ha pure scherzato per l’ennesima volta (non è la prima volta, ormai a ogni donna che incontra fa la stessa battuta: «Se non è minorenne con lei non ci parlo») sui suoi guai, giudiziari e privati: «Devo scappare via perché sto combinando il matrimonio tra Noemi e quell’avvocato inglese, come si chiama... (Mills, ndr) e porto in dono l’offerta di un viaggio di nozze sugli aerei di Stati aggratis».
A Palazzo Grazioli, raccontano, sono giorni che «il premier è nero, alternando depressione e inauditi scatti d’ira». Addirittura si è scagliato contro un suo fidatissimo collaboratore perché aveva i calzini con una riga bianca. Forse, ieri, con la lettura mattutina del Corsera la situazione è migliorata. Forse.
[12-06-2009]