Giulia Crivelli, ཿIl Sole-24 Ore 12/6/2009;, 12 giugno 2009
L’OUTLET, ISOLA FELICE DEI CONSUMI
L’aumento delle vendite negli outlet è uno dei pochissimi indicatori positivi degli ultimi mesi. Il trend di crescita delle cittadelle dello shopping – che in Italia hanno iniziato a diffondersi dalla metà degli anni 90, con un certo ritardo rispetto al resto d’Europa – non è stato intaccato dalla crisi economica e dei consumi. Anzi. Gli outlet, quei complessi sorti intorno alle città dove si possono comprare prodotti firmati con sconti che variano, tutto l’anno, dal 30 al 70%, nei primi sei mesi dell’anno hanno visto aumentare visitatori e vendite fino al 20 per cento.
Non si pensi però a una semplice corsa al risparmio: se da una parte i prezzi dei singoli articoli sono più che dimezzati rispetto alle boutique delle città, la spesa media per persona dopo una gita all’outlet supera facilmente i mille euro. Come dire: spendo la stessa cifra, ma porto a casa sacchetti molto più pieni. Il segreto degli outlet è che vendono abbigliamento e accessori (e in alcuni casi articoli per la casa) delle stagioni precedenti, non l’ultima novità vista sulle passerelle o sulle pubblicità delle riviste di moda. Per questo riescono a praticare prezzi tanto scontati. «Negli ultimi anni abbiamo studiato a fondo la nostra clientela: nella maggior parte dei casi si tratta di persone che apprezzano la qualità dei prodotti e seguono i grandi marchi, ma senza essere fashion victim. Per questo possono "sopportare" di non avere l’ultimissimo modello di borsa o di scarpe, ma vogliono comunque prodotti di marca », ha spiegato ieri a Milano Luigi Battuello, country manager per l’Italia del gruppo McArthurGlen, leader in Europa nel segmento degli outlet, con 17 villaggi.
Nei primi cinque mesi del 2009 nei tre centri McArthurGlen di Serravalle (Alessandria), Castel Romano (Roma) e Barberino (Firenze), il turnover è aumentato del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; per Noventa di Piave, inaugurato in settembre, non è possibile fare un confronto con il 2008, ma il fatturato ha già superato i 20 milioni di euro. Nel complesso, le vendite nei designer outlet italiani di McArthur- Glen da gennaio a maggio hanno registrato un sell out di oltre 225 milioni di euro, con 4,6 milioni di visitatori.
«La cosa che ci ha stupito è che è aumentato lo scontrino medio ”ha aggiunto Battuello ”. E che sono aumentati i clienti russi, mentre hanno continuato a calare quelli giapponesi». Se si chiede ai negoziati delle vie dello shopping nelle grandi città, spesso lo scenario è opposto: i russi, che fino al 2008 erano visti come i "nuovi arabi", sono quasi spariti. Ma a guardar bene non si tratta di un quadro contraddittorio: più semplicemente, in tempi di incertezza economica, anche i più esagerati dei consumatori di moda, i russi appunto, preferiscono spendere meglio. Per l’estate McArthur Glen organizza inoltre una serie di eventi musicali, tra i quali un tour live e totalmente gratuito dei Manhattan Transfer, storico gruppo jazz americano, che il 5 agosto si esibirà a Serravalle (sarà la serata inaugurale del quinto Jazz Festival dell’out-let), il 6 a Noventa di Piave e il 7 a Barberino. McArthurGlen, presente in Italia dal 1995, nonè però l’unico a beneficiare del trend positivo.
Fidenza Village, unico outlet italiano del gruppo Value Retail, ha chiuso il periodo gennaio- maggio con un incremento del 23% del fatturato rispetto allo sc0rs0 anno; il valore delle vendite per cliente è cresciuto del 6% e i visitatori del 16% rispetto ai primi cinque mesi del 2008. «I risultati del 2009 sono dovuti all’incremento dei turisti dall’estero e all’affluenza sempre maggiore di una precisa tipologia di consumatore, attento alle tendenze moda ma anche al valore della qualità e al giusto rapporto qualità-prezzo », spiegano da Value Retail, che martedì scorso a Milano ha presentato, insieme a Vogue Italia, la guida Chig guide to Europe,
pensata per scoprire sulla carta ancora prima che di persona i nove shopping center del gruppo in Europa (oltre a Fidenza ci sono Londra, Dublino, Parigi, Madrid, Barcellona, Bruxelles, Francoforte e Monaco).
Ottimi risultati anche per Fashion District, unico gruppo italiano del settore, presente a Mantova, Molfetta (Bari) e Valmontone (Roma): nei tre outlet nei primi cinque mesi le vendite sono cresciute, rispettivamente, dell’11, 16 e 20 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008 e i visitatori hanno superato i 4,6 milioni.
A FoxTown, l’outlet di Mendrisio, nella Svizzera italiana, facile da raggiungere soprattutto per i milanesi, nei primi tre mesi del 2009 il giro d’affari è aumentato del 15,5% e proseguono le aperture di nuovi negozi.