Varie, 3 aprile 2009
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Strati Saverio
• Sant’Agata del Bianco (Reggio Calabria) 16 agosto 1924. Scrittore. A fine 2009 il Consiglio dei ministri gli ha concesso i benefici della legge Bacchelli • «[...] autore di Noi Lazzaroni (Mondadori, 1972) e de Il salvataggio di Santa Venere (Mondadori, 1977), con cui vinse il Campiello, ha chiesto di ottenere il vitalizio della legge Bacchelli [...]» (’Corriere della Sera” 3/4/2009) . «[...] Nei suoi libri è narrata, con dolore e con sdegno, la vicenda di contadini e artigiani in un paese che ha bisogno di loro ma che li isola. Sono invece elegiaci o aspramente risentiti e insieme inclini alla favola più incantata anche i suoi racconti e romanzi d’ambiente calabrese. Saverio, studente universitario ”anziano”( ino a vent’anni aveva fatto il muratore, finché uno zio d’America non finanziò i suoi studi), un giorno dette da leggere a Giacomo Debenedetti i racconti che sarebbero diventati il suo volume d’esordio: La marchesina, e il più grande critico letterario del Novecento, nostro professore a Messina, gli dette un giudizio favorevole che confermò a Vittorini, per consigliarne la pubblicazione. Strati, che voleva andare a sciacquare in Arno i panni macchiati dal dialetto calabrese, accettò la proposta di scrivere la tesi di laurea a Firenze, ma partì per non tornare, e senza concludere la tesi. [...] il narratore lirico diventò un romanziere offeso e disperato. Non ha smesso un giorno di scrivere, in progressiva indigenza. Di talenti narrativi come il suo non se vedono tanti in giro. Qualunque cosa tentava di dire era un bel racconto malinconico e nostalgico che quando non ce la fa più urla dal rancore per l’occasione perduta dal Sud. [...]» (Walter Pedullà, ”Il Messaggero” 6/4/2009).