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 2009  aprile 01 Mercoledì calendario

UN’UNICA STRADA FERRATA DA PARIGI FINO A PECHINO


Non è un sogno, è un progetto: dalla Francia alla Cina, 12 mila chilometri attraverso la Germania la Polonia la Russia e la Mongolia, merce consegnata in dieci giorni. In treno. Oggi è impossibile. I dirigenti di Alstom, gigante mondiale del settore ferroviario, assicurano che tra tre anni sarà una realtà. E hanno incominciato a mettere il primo mattone, fondamentale, per realizzare il programma. In Cina ci sono già e da protagonisti, con il «Pendolino» costruito da Alstom Italia, adesso è la volta dell’altro gigante, la Russia. Perché la grande battaglia delle ferrovie sta per cominciare. Bisogna assicurarsi le carte decisive. Ci sono da battere i rivali tedeschi di Deutsche Bahn, anche loro in agguato per il mercato russo. Pare che i russi siano stati convinti da un viaggio di prova sul Tgv Parigi-Strasburgo.
Ecco dunque il primo passo: l’alleanza siglata ieri a Parigi con un altro gigante, Transmashholding, che fabbrica materiale ferroviario dai tempi della rivoluzione d’Ottobre e vuol dire dodici stabilimenti, 7,2 miliardi di euro di volume di affari e 65 mila dipendenti. Alstom si assicurerà il 25% del capitale della società russa a un prezzo che sarà fissato sulla base dei risultati dell’impresa nel periodo 2008-2011. Per ora i francesi hanno versato un acconto di 75 milioni di dollari. Sarà creata una società comune con controllo al 50% che dovrà inventare e costruire nuovo materiale rotabile adatto alle caratteristiche del mercato russo.
Il cliente principale sarà Rzd, le Ferrovie russe, il cui presidente Vladimir Yakunine ha spiegato ieri che le sue necessità sono di mille nuove locomotive l’anno. Attualmente la produzione nazionale non supera le 700. Il primo prodotto della nuova società franco-russa sarà appunto una locomotiva elettrica che dovrebbe essere pronta per metà del prossimo anno. Tre quarti della produzione sono previsti in fabbriche russe.
Il governo russo ha annunciato di voler investire 350 miliardi di euro fino al 2030 per modernizzare le ferrovie, uno dei settori che nonostante la grande tradizione più risentono del ritardo tecnologico Ad Alstom hanno fatto i conti : e si fregano le mani. Nel 2007 il mercato dell’equipaggiamento ferroviario era di 10,4 miliardi di euro, nei cinque prossimi anni dovrebbe salire a 75.
Alstom Italia in questa offensiva russa del gruppo ha fatto da pioniere, come spiega il presidente Emilio Gallocchio: «Abbiamo realizzato il Pendolino per il mercato finlandese che verrà utilizzato sulla tratta che collegherà Helsinki a San Pietroburgo. Ci presentiamo così su un mercato come quello russo con un prodotto già pronto e sperimentato. E’ una chance importante in un settore come quello ferroviario che per fortuna non conosce la crisi».