Tullio Calzone, Corriere dello Sport 31/3/2009;, 31 marzo 2009
«Fascetti mi ha insegnato a non guardare in faccia nessuno e a valorizzare il merito senza tener conto dell’anagrafe
«Fascetti mi ha insegnato a non guardare in faccia nessuno e a valorizzare il merito senza tener conto dell’anagrafe. Lui mi fece esordire a sedici anni! Da Mazzone ho appreso la tecnica motivazionale più antica e sempre efficace: bastone e carota. Trapattoni mi ha insegnato che un bravo allenatore deve essere anche un padre o almeno un fratello maggiore. Con Lippi ho compreso l’importanza di tenere tutti sulla corda, di non abbassare mai la guardia. Sono molto affezionato ad Ancelotti, meraviglioso dal punto di vista umano e tecnico che cerca sempre la vittoria attraverso il gioco. Da Sacchi ho imparato che non bisogna mai smettere di studiare». (I maestri di Antonio Conte)