varie, 1 aprile 2009
Maria Pia Scuto, 41 anni. Di Catania, figlia di un noto imprenditore edile morto nel 1988, benestante, madre di un maschio di 15 anni e di due bambine di 12 e 7, era sposata con Giuseppe Castro, 35 anni, che tre mesi fa aveva perso il lavoro da magazziniere e da allora ciondolava per casa litigando spesso con la suocera che viveva con loro e pure con la moglie che aveva la mania di chattare con altri uomini rendendolo pazzo di gelosia
Maria Pia Scuto, 41 anni. Di Catania, figlia di un noto imprenditore edile morto nel 1988, benestante, madre di un maschio di 15 anni e di due bambine di 12 e 7, era sposata con Giuseppe Castro, 35 anni, che tre mesi fa aveva perso il lavoro da magazziniere e da allora ciondolava per casa litigando spesso con la suocera che viveva con loro e pure con la moglie che aveva la mania di chattare con altri uomini rendendolo pazzo di gelosia. L’altra mattina la Scuto di nuovo si piazzò davanti al computer, allora il Castro, davanti agli occhi del figlio maschio e della suocera, le si avvicinò come per abbracciarla e invece d’un tratto la bloccò e con un coltello da cucina le segò la gola fin quasi a staccarle la testa dal collo. Mattinata di lunedì 30 marzo in un appartamento al settimo piano in via Costanza a Catania.