Marcello Veneziani, Sud, Mondadori 2009, 31 marzo 2009
«Noi abbiamo fin troppo dimenticata la condizione della classe dei contadini nel nostro Paese. Essa muove a pietà; essa in metà del regno - nel Sud - è peggiore che non in qualunque altra regione d’Europa [
«Noi abbiamo fin troppo dimenticata la condizione della classe dei contadini nel nostro Paese. Essa muove a pietà; essa in metà del regno - nel Sud - è peggiore che non in qualunque altra regione d’Europa [...] Mal pagato, male alloggiato, mal nutrito, schiacciato da un lavoro soverchio che egli esercita nelle condizioni più insalubri... A lui che nulla sa di tutto quel che sta al di là del suo Comune, il nome d’Italia suona leva militare, suona imposte, suona prepotenza delle classi agiate; dal giorno che quel nome ha sentito parlare, vede per ogni verso peggiorata la sua sorte. Nella classe che sta sopra di lui egli ravvisa gente che abusa di ogni mezzo per opprimerlo e costringerlo a dare il suo lavoro a sempre minor prezzo... Il potere lo vede solo in mano ai suoi nemici... I servizi pubblici a lui appariscono come una calamità. L’esattore e il carabiniere: ecco i soli propagatori della religione di patria in mezzo alle masse abbrutite del nostro contadiname» (Sidney Sonnino)