Bill Carter e Brian Stelter (traduzione di Marzia Porta) , la Repubblica 31/3/2009, 31 marzo 2009
APOCALITTICO, PASSIONALE E DI DESTRA COSI’ L’ANTI-LETTERMAN SFONDA IN TV
La verità è che voi siete i difensori della libertà. Non è il governo. Né l´esercito o chiunque altro. Siete voi Questo è il vostro Paese
L´America si è incamminata sulla strada verso il socialismo. Dio e la religione sono sotto attacco negli Stati Uniti
" l´unico capace di parlare al cuore di quei milioni di americani che nell´era Obama si sentono tagliati fuori"
«Voi non siete soli», ama dire Glenn Beck. Per rappresentare gli americani delusi e furiosi dell´era Obama non avrebbe potuto scegliere un grido di guerra più calzante.
Diventato all´improvviso uno dei più influenti personaggi del mondo dell´informazione americana, Beck è un navigato presentatore radiofonico passato quest´anno dal canale Cnn´s Headline News alla Fox. Malgrado il suo programma vada in onda da appena due mesi, e in un orario (le cinque del pomeriggio) "difficile" per le news, è già diventato un fenomeno e viene visto da una media di circa 2,3 milioni di spettatori. Grazie ad una miscela di insegnamenti morali e sdegno, e a una visione apocalittica del futuro, Beck sta conquistando l´affetto di un certo segmento di americani. Dopo aver rivisto Quinto Potere, ha detto di identificarsi con Beale, il mezzobusto che durante il programma afferma di essere "incazzato nero". «Credo che la gente si senta così. Io mi ci sento».
Benché sia sempre stato uno dei network di attualità più visti, durante le primarie dello scorso anno Fox News - da tempo identificato come il canale prediletto dai conservatori - aveva visto scivolare i propri indici d´ascolto. Adesso però, a soli due mesi dall´inizio del mandato di Obama, il network sta vivendo un momento di ripresa, grazie in parte proprio a Glenn Beck, con un pubblico di oltre 1,2 milioni di spettatori di media, il doppio di Cnn o Msnbc. Beck si presenta come il propugnatore di una nuova presa di coscienza: ammonisce i politici, ospita siparietti intitolati "Attacco alla Costituzione" e "Apocalisse economica", e di quando in quando scoppia a piangere. Lo scorso mese, durante una serie chiamata "Consiglio di guerra", ha discusso con alcuni esperti della possibilità del propagarsi di un sentimento globale di panico finanziario e dello scoppio di manifestazioni di violenza. Beck si dice convinto di ogni parola che pronuncia durante i suoi programmi. Tipo: L´America «sta imboccando la strada del socialismo» e «negli Stati Uniti, Dio e la religione sono presi di mira». Recentemente si è anche domandato se l´Agenzia federale per la gestione delle emergenze non stesse per caso allestendo dei campi di concentramento.
Secondo lo scrittore conservatore David Frum, il successo di Beck «è il prodotto dell´ascesa del conservatorismo come sensibilità culturale che si sente emarginata». Il suo, aggiunge, «è un programma per persone che ritengono di appartenere ad una minoranza sotto assedio, tagliate fuori». Con riferimento a chi non condivide il suo stesso disagio per la «direzione in cui l´America sta andando» Beck usa esortazioni come «accerchiamoli!». I suoi commenti hanno spinto diversi blogger a domandarsi se il presentatore non stesse per caso promuovendo una rivolta armata. Ma dal suo ufficio di Manhattan, Beck respinge le accuse: «Chi dice che sto organizzando una rivoluzione non ha mai visto il mio programma». E lunedì , con un commento della durata di 17 minuti (decisamente tanto per gli standard tv), ha replicato ad alcune critiche - compresa quella secondo cui produrrebbe «lo stesso tipo di discussione» che nel 1995 spinse Timothy McVeigh a far saltare in aria l´edificio federale di Oklahoma City. «Permettetemi di essere chiaro», ha detto: «Chiunque tentasse di fare del male ad un´altra persona in nome della Costituzione o della "verità", sarebbe folle quanto coloro che uccidono in nome di Allah».
Nato nel 1964, Beck è un veterano del mondo dello spettacolo. Quando in un´intervista qualcuno ha insinuato che Beck assume toni da predicatore, questi ha risposto: «Sono la persona più imperfetta che lei abbia mai incontrato».
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