Varie, 31 marzo 2009
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Calabrese Giuseppe
• Isole Tremiti (Foggia) 19 ottobre 1955. Politico. Sindaco delle Tremiti. Nel marzo 2009 scalpore per la sua decisione di mettere in vendita l’isola di Pianosa • «[...] ha fatto un prezzo: 10 milioni di euro. ”La mia non è solo una provocazione, devo far quadrare il bilancio – sostiene ”. Mi sono rivolto alla Regione Puglia perché mi aiutasse a risolvere i problemi delle Tremiti, ma quando ho chiesto finanziamenti mi hanno risposto picche”. E allora: ”Mi vendo Pianosa – attacca ”. Perché siamo un comune piccolo, se non faccio casino non mi ascoltano, e stavolta io faccio proprio cassa...”. Lui è quel Giuseppe Calabrese che nel giugno ’92, offeso con l’Italia che non lo aiutava a risolvere l’emergenza dello smaltimento rifiuti, comunicò al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro l’intenzione di riunire il consiglio comunale e votare il passaggio delle Tremiti alla Libia di Muhammar Gheddafi. Non se ne fece nulla. Ma oggi il déjà vu è completo, perché il leader libico è indicato come uno dei possibili acquirenti della più piccola isola dell’arcipelago (esclusa Cretaccio, che è uno scoglio). ”Siamo 400 cittadini con i problemi di 10 mila persone: i rifiuti, il porto. Io sono stanco di fare l’accattone, se non ci danno i soldi promessi l’isola andrà all’incanto”. Asta aperta a tutti, anche a Tripoli, scrivono le agenzie di stampa: [...] resta da capire cosa se ne farebbe il Colonnello di un’isola disabitata che alle voci ”flora e fauna” vanta piantine grasse e bulbi di cipolle selvatiche, piccoli rettili, rospi e conigli. Un pezzo di roccia di 700 metri per 250, che essendo alto 15 metri sul livello del mare quando il tempo è brutto viene sommerso quasi per intero. E certo, l’acqua lì è stupenda: ma dal ’89 Pianosa è ”Zona A”della Riserva marina delle Tremiti, in pratica è vietato tutto, non si può pescare né immergersi, non si può attraccare e neppure avvicinarsi a meno di 500 metri. Al massimo, ”previa autorizzazione”, la si può visitare. Per 10 milioni di euro, non pare un grande affare. A Gheddafi, però, le Tremiti interessano da tempo. Nel 1987 rivendicò il possesso dell’intero arcipelago che secondo lui era popolato da discendenti dei libici deportati laggiù nel 1911 – anno della guerra italo-turca e dell’invasione in Tripolitania – e poi uccisi quasi tutti dal tifo. In realtà, test condotti [...] sul Dna degli abitanti delle isole hanno avuto esito negativo: non c’è sangue libico alle Tremiti. Ne diede notizia il quotidiano online PonteMolise, che lasciandosi un po’ trasportare annunciò: ”I colpi, eventualmente inferti dai magnanimi lombi dei deportati superstiti, non erano giammai riusciti a fecondare le tremitesi”. Una piccola delusione, non certo in grado di incrinare i rapporti tra il Colonnello e il sindaco Calabrese, che in base agli accordi italo-libici e con fondi del ministero degli Esteri e della sua amministrazione [...] fa ha creato un mausoleo inaugurato alla presenza di un imam per ospitare i resti di quei caduti libici. [...]» (Mario Porqueddu, ”Corriere della Sera” 28/3/2009).