Marcello Veneziani, Sud, Mondadori 2009, 30 marzo 2009
«"Le mani a posto", "Levi le mani da ’ngodd" (d’addosso) erano le formule di dissuasione o di semplice negoziazione recitate dalle ragazze davanti agli approcci del ragazzo, fino allo schiaffo e all’accusa di "porco" se lui aveva messo le mani nei luoghi sacri, aveva tentato di baciare con la lingua o addirittura "se lo era uscito"
«"Le mani a posto", "Levi le mani da ’ngodd" (d’addosso) erano le formule di dissuasione o di semplice negoziazione recitate dalle ragazze davanti agli approcci del ragazzo, fino allo schiaffo e all’accusa di "porco" se lui aveva messo le mani nei luoghi sacri, aveva tentato di baciare con la lingua o addirittura "se lo era uscito". I più intraprendenti erano bollati dalle femmine come ciambe lounghe (mani lunghe), rattusi, ciucce ameruse (ciucci amorosi). I guardoni erano classificati come raschiatori» (Marcello Veneziani)