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 2009  marzo 30 Lunedì calendario

PICCOLE O ELETTRICHE


Metti un manipolo di Smart, con l´idea solo all´apparenza bislacca di far finta che siano delle berlinone con la stella sul cofano e dunque di spedirle in "missione" attraverso quattro paesi, per farle conoscere a chi finora le ha viste solo in tv o sulle riviste. Aggiungi l´attenzione per la mobilità eco-sostenibile, di cui la piccola di Stoccarda è paladina riconosciuta (più basse emissioni di CO2) e condisci il tutto con una buona dose di amenità, visto che l´itinerario prescelto non è proprio di quelli più battuti: da Padova a Lubiana, via Trieste, e poi dritti fino a Belgrado (dove è stato appena inaugurato il salone dell´auto), dopo avere attraversato la Croazia. La Serbia, infatti, è uno dei quattro nuovi mercati (insieme a Brasile, Cina e Danimarca) dove quest´anno verrà introdotta per la prima volta la piccola tedesca. Quale migliore occasione di un viaggio del genere, per inaugurare il debutto?
Ma non prima di aver passato un migliaio di chilometri di bei paesaggi, comodità insperata considerando il mezzo, e portafogli quasi intonso, visto che se c´è una cosa che non fa difetto alla Fortwo quella è l´economia dei consumi. Soprattutto se si guida una cdi di 800 cc e 45 cavalli, che mille chilometri li fa con un solo pieno (meno di 40 euro), chiedendo in cambio solo l´accortezza di guidarla "morbidamente" e senza strappi. Come un buon padre di famiglia.
Qualche azzeccagarbugli, tuttavia, potrebbe eccepire che altre auto questo traguardo lo hanno già tagliato da tempo. Ma che sia in grado di farlo anche una col serbatoio che porta solo 33 litri di carburante, questo sì che è unico. Così come lo è l´impatto sull´ambiente, considerando che una Fortwo a gasolio immette nell´aria solamente 88 grammi di anidride carbonica per ogni chilometro macinato.
Una strada, quella dell´eco-friendly, che i tedeschi del gruppo Daimler hanno imboccato da tempo. Una filosofia in linea, tra l´altro, con lo sviluppo di un marchio che ha zoppicato nei momenti in cui si è allontanato (come nel caso della Forfour, versione a quattro porte) dalla sua formula originale ed "intelligente" fatta di ingombri minimi e soprattutto di due posti secchi. Non è un caso, mettendo insieme queste attitudini, che la Fortwo del futuro sia attesa ad emissioni zero, in virtù di un motore elettrico con batterie agli ioni di litio di ultima concezione.
Per testarla, inoltre, sono partiti progetti pilota di sperimentazione in vari paesi tra cui il prossimo anno anche l´Italia, dove è stata creata una partnership con l´Enel. Del resto, il nostro Paese è sempre stato un punto di riferimento per Smart: su un milione di esemplari prodotti in 10 anni, 285 mila sono stati immatricolati qui da noi, con picchi significativi nelle grandi città. A Roma, per esempio, ne circolano più di 71 mila.
Secondo questa chiave di lettura, la "spedizione" Italia-Serbia può anche essere interpretata come un augurio di buona fortuna. Una sorta di passaggio del testimone da chi ce l´ha già fatta a chi sta per cominciare l´avventura. Seppur con le debite differenze, soprattutto nei numeri. Alla filiale serba della Daimler, come sottolinea l´appena insediato presidente Andreas Binder, sarebbero già contenti di «riuscire ad immatricolare 4.000 Smart all´anno, con prezzi più o meno in linea con quelli italiani, a partire da 9.900 euro».
Il target, neanche a dirlo, rimangono i grandi agglomerati urbani. Come Belgrado, che con i suoi due milioni di abitanti ed il suo traffico congestionato somiglia molto alle metropoli dell´Europa occidentale o a quelle del resto del mondo. Con l´aggravante di sorgere alla confluenza tra due fiumi, il Danubio e la Sava, e disporre solo di cinque ponti per andare da una parte all´altra della città, che nell´ora di punta apriti cielo. Un lavoro proprio da Smart.P