Wall Street Journal, 30 marzo 2009, 30 marzo 2009
L’ultimo sondaggio della Gallup (risale a una settimana fa) rivela che il 59% degli statunitensi è favorevole all’energia nucleare, con un 27% che si dice ”molto favorevole”
L’ultimo sondaggio della Gallup (risale a una settimana fa) rivela che il 59% degli statunitensi è favorevole all’energia nucleare, con un 27% che si dice ”molto favorevole”. Gli Stati Uniti oggi hanno 104 reattori attivi che generano il 20% dell’elettricità nazionale. Le aziende dell’energia hano chiesto di costruire altri 26 reattori, spesso vicino a quelli esistenti, e la Commissione regolatoria sul nucleare ha risposto che le prime approvazioni potrebbero arrivare nel 2011. Un reattore da 1.000 megawatt può costare tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari, spesso le società progettano di costruirne due affiancati per ridurre i costi. L’industria sta crescendo, soprattutto in Pennsylvania, dove il 28 marzo del 1979 avvenne l’incidente di Three Mile Island. All’Università di Pittsburgh nel 2006 è stato riaperto il corso di ingegneria nucleare. Settantacinque gli iscritti, contro i venticinque previsti. Westinghouse, il gruppo che produce e gestisce i reattori (basato a Pissburgh ma oggi appartiene ai giapponesi di Toshiba) ha assunto 1.400 lavoratori l’anno scorso e ne farà entrare altri 650 ogni anno per tutto il decennio.